L’organo si presenta in uno stato di completo abbandono a causa del suo non utilizzo e della mancata manutenzione; ciò nonostante, le parti sono di ottima fattura. Nella fonica risultano mancanti diverse canne e le restanti mostrano molteplici ammaccature causate dai vari interventi di accordatura. Le canne di legno a prima vista risultano complete e di ottimo materiale. La parte lignea si presenta molto aggredita da insetti Xylofaci. Le pelli delle valvole dei somieri si sono indurite non consentendo più una perfetta tenuta dell’aria, come per la manticeria. Per riportare lo strumento il più fedelmente all’origine, abbisogna di un restauro filologico generale.
L'intervento di restauro è stato completato e per la sua presentazione al pubblico è stato realizzato l'evento presso il Teatro Gentile da Fabriano con la partecipazione dei musicisti del Settembre Organistico e della scuola di danza Tersicore di Fabriano il 1 gennaio 2025.
Fabriano, Fabriano (AN)
AUTORE: Al momento ignoto
UBICAZIONE: in un locale all’interno del Teatro Gentile.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI
PROSPETTO: a tre “cuspidi” di 15 canne ( 5 + 5 +5) in zinco, bocche allineate e labbro superiore a “mitria”, prima della Cuspide FA#1 del Principale 8’.
TASTIERA: di 45 tasti (DO 1 – DO 5) in sesta originale, i diatonici in bosso con frontalini a chiocciola, i cromatici in ebano.
PEDALIERA: in sesta di 18 pedali (DO 1 – LA 2).
SOMIERI: di tipo a “tiro” in noce chiuso da un’ anta con naselli.
MANTICERIA: “a cuneo”, azionata da due pompe con leva.
MECCANICA: di riduzione sospesa, con catenacci in ferro.
REGISTRI: a destra della tastiera azionati da manette in unica colonna.
DISPOSIZIONE FONICA
PRINCIPALE
OTTAVA
DUEDECIMA
DECIMA NONA
VIGESIMASECONDA
FLAUTO in 12’
VOCE UMANA
RELAZIONE STORICA E STATO DI FATTO
Nella parte posteriore dello strumento, vi è applicata una dicitura in cui si evincono i dati dalla spedizione dell’organo:
Premiata Fabbrica d’Organi DI ADRIANO VERATI
Bologna, Via Belle Arti 8
Spedisce al Signor A. Romiti Teatro di Fabriano
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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