Immagini di La memoria della Prima Guerra Mondiale attraverso le fonti geostoriche. Una proposta di studio e valorizzazione delle raccolte cartografiche e di plastici del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (TN)
Immagini di La memoria della Prima Guerra Mondiale attraverso le fonti geostoriche. Una proposta di studio e valorizzazione delle raccolte cartografiche e di plastici del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (TN)
Immagini di Museo storico italiano della guerra ONLUS
   
Immagini di La memoria della Prima Guerra Mondiale attraverso le fonti geostoriche. Una proposta di studio e valorizzazione delle raccolte cartografiche e di plastici del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (TN)
Immagini di La memoria della Prima Guerra Mondiale attraverso le fonti geostoriche. Una proposta di studio e valorizzazione delle raccolte cartografiche e di plastici del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (TN)
Immagini di Museo storico italiano della guerra ONLUS

Il Museo Storico Italiano della Guerra si occupa dei conflitti dall’età moderna ai giorni nostri. Dal 1921 raccoglie ed espone documenti, immagini e testimonianze di uomini e donne in guerra. È luogo di conservazione, ricerca, comunicazione e educazione sul tema delle guerre e del loro impatto sulle società, sulla cultura e sul paesaggio, con uno sguardo attento alla contemporaneità. Il Museo ha il compito di preservare e condividere il complesso patrimonio di memorie della Prima guerra mondiale e dei conflitti dell’età contemporanea. La nostra missione è quella di promuovere, attraverso il dibattito e la partecipazione attiva dei diversi pubblici, lo sviluppo di una coscienza critica della storia dei conflitti e la promozione di principi di pace e riconciliazione, senza confini geografici, partendo dall’esperienza lacerante della Prima guerra mondiale.

Il museo collabora con istituzioni cultuali nazionali e internazionali con finalità affini alla propria e coordina una rete museale diffusa sul territorio trentino che collabora al fine di conservare la memoria della Prima guerra mondiale e che agisca come attivatore sociale.

Oltre a fornire servizi educativi ed un'esperienza di visita, nel Castello di Rovereto e sul territorio, che comprende due percorsi permanenti ("I conflitti dall'Ottocento alla Prima guerra mondiale" e "Il Castello di Rovereto"), il Museo gestisce una sezione staccata (Sezione artiglierie della Grande Guerra) e organizza mostre ed iniziative espositive temporanee. Il Museo della Guerra è ospitato all’interno del quattrocentesco castello di Rovereto che rappresenta un esempio unico di rocca veneziana in Trentino. Il castello di Rovereto venne costruito nel corso del XIV secolo dalla famiglia dei Castelbarco come postazione di vedetta a presidio della valle dell’Adige. L’attuale forma pentagonale risale al tempo della dominazione veneziana sulla città lagarina (1416-1509).

Le collezioni del Museo hanno cominciato a formarsi alla fine della Prima guerra mondiale, attraverso la raccolta di materiale bellico donato da reduci, famigliari di caduti e privati cittadini. Negli anni successivi sono pervenute nuove donazioni da istituzioni nazionali e governi stranieri. Nel tempo il Museo ha esteso i propri interessi e le proprie raccolte anche ad altri conflitti, dall’età moderna alle guerre coloniali, alla Seconda guerra mondiale, alla Guerra fredda.

L’Archivio del Museo ha il compito di garantire la raccolta, la conservazione, l’ordinamento e la valorizzazione del materiale cartaceo, iconografico, video e sonoro, nonché dei cimeli minuti relativi alla storia della guerra tra l’età moderna ed il XXI secolo. I documenti conservati riguardano la storia degli eserciti e del loro equipaggiamento, ma anche dei fenomeni politici, tecnologici, economici e culturali connessi. Sono conservati oltre 200 fondi di persona ed Enti, ed oltre 120.000 scatti fotografici. L'archivio è accompagnato da una Biblioteca tecnica, che conta oltre 40.000 volumi. 

Descrizione dell'intervento

Il Museo Storico Italiano della Guerra è una delle più importanti e principali istituzioni italiane dedicate alla Prima guerra mondiale e custodisce un patrimonio storico-geografico di grande valore, ancora solo in parte studiato. L'attivazione di una collaborazione con il Cetro Geo-cartografico di UNTN permetterà ricerche e valorizzazioni su corpora documentari di archivio e collezioni, ad oggi non indagati. Il presupposto per l'analisi è dato dal co-finanziamento di due borse di ricerca universitarie.

Ricerca sul fondo cartografico.

L’assegnista di ricerca minor ha l’obiettivo di delineare un quadro epistemologico di riferimento (in materia di: cartografia storica, sue potenzialità e approcci analitici, conoscitivi e di valorizzazione; metodologie di censimento e catalogazione archivistica da applicare ai documenti cartografici; cartografia militare; storia dell’ente Museo della Guerra), per poter basare lo studio e la valorizzazione della cartografia militare conservata presso l’Archivio su solidi fondamenti teorici e su una adeguata contestualizzazione. La ricognizione in archivio, invece, è finalizzata a una presa di contezza dell’entità e della composizione del patrimonio cartografico ivi conservato: circa 6000 unità cartografiche, suddivise in 64 cartelle già inventariate, il cui contenuto è consultabile online sul Sistema Bibliotecario Trentino, e in una raccolta miscellanea ancora da censire, inventariare, analizzare.

Ricerca sulla collezione dei plastici.

La rappresentazione della guerra è passata spesso anche attraverso la produzione dei plastici, vale a dire raffigurazioni tridimensionali del territorio. Queste costituiscono oggi un patrimonio prezioso e un affascinante dispositivo di visualizzazione di eventi e luoghi del passato. L’indagine prende avvio con la disamina delle guide storiche del Museo, conservate presso l’archivio storico, che consente di avere una prima contezza dei pezzi della collezione e della loro varietà. La ricerca proseguirà privilegiando due linee d’indagine. Da un lato, anche se lo studio di questi oggetti è reso difficile dalla scarsità di fonti contestuali a loro direttamente attribuibili, si prevede lo studio dei materiali amministrativi del Museo. Dall’altro si sta procedendo, in sinergia con il conservatore delle collezioni del Museo, allo studio dettagliato del plastico del Monte Pasubio, che si è potuto fotografare professionalmente con l’intervento della Soprintendenza, grazie al sopracitato accordo che questa ha siglato con il GeCo. Su questo studio è in corso la redazione congiunta di un articolo da presentare presso una rivista scientifica accademica nel quale si riflette sulla rappresentazione plastica del territorio – sulla quale esistono ancora scarsi e sporadici studi e sul metodo di schedatura di tali modelli topografici, partendo dalla scheda OA (opere-oggetti d’arte) dell’ICCD.

 

 

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Ente beneficiario

MUSEO STORICO ITALIANO DELLA GUERRA, ONLUS

Erogazioni ricevute

10.000,00 €

Mecenati

: 1

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Cassa Rurale Altogarda - Rovereto B.c.c. Soc. Coo

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