Il Museo Borgogna ha sede nel palazzo storico, già casa-museo del suo fondatore Antonio Borgogna (1822-1906) e si sviluppa su tre piani espositivi circondato da cortili e giardini. E' gestito da una Fondazione senza scopo di lucro. Lo staff in organico lavora e si impegna nella conservazione, nell'incremento, nello studio e nella gestione delle collezioni e dell'edificio. Garantisce l'apertura al pubblico tutto l'anno e l'accessibilità a tutti alle molteplici iniziative culturali che organizza ed ospita, anche in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni su tutto il territorio nazionale. Il suo personale gestisce prestiti delle opere a mostre nazionali e internazionali, conduce attività di ricerca e studio del patrimonio; contribuisce alla divulgazione e alla promozione dello stesso attraverso pubblicazioni, partecipazioni a convegni, conduzione di visite guidate e una comunicazione delle sue attività attraverso un ufficio stampa dedicato. Il personale scientifico supporta a studiosi e giovani in formazione, tra cui i volontari del Servizio Civile; gli assistenti di sala garantiscono un'accoglienza e un accompagnamento nel percorso espositivo. Particolare attenzione è data alla gestione ordinaria e alla manutenzione generale della struttura. Il calendario delle iniziative culturali, espositive, laboratoriali e didattiche vengono offerte durante tutto l'anno a scuole, famiglie, adulti, persone con fragilità, artisti, studiosi, turisti e anziani.
Museo pubblico aperto dal 1908, espone, conserva, incrementa, promuove e valorizza un patrimonio artistico significativo di opere dal XV al XX secolo all'interno di un edificio storico su tre piani espositivi. Il suo staff è composto da sette dipendenti che garantiscono, insieme ai giovani volontari del Servizio Civile e a studenti degli istituti superiori, l'apertura per tutto l'anno e tante attività rivolte al pubblico.
I suoi spazi sono sede di attività di studio, di percorsi didattici per scuole famiglie e bambini, si realizzano laboratori, eventi culturali e musicali; il patrimonio è oggetto di restauri e prestiti a mostra nazionali e internazionali.
Come espresso dalla volontà del suo fondatore, l'avv. Antonio Borgogna (1822-1906) che destinò tutte le sue risorse all'acquisto di opere d'arte in giro per il mondo e all'apertura di una casa-museo per avvicinare i suoi concittadini e garantire anche ai meno abbienti la fruizione del bello e dell'arte, così il Museo Borgogna si prefigge di stimolare una rinnovata filantropia contemporanea perché tutti si sentano coinvolti nel sostenere e nel fruire delle collezioni e delle esperienze museali.
Descrizione dell'intervento
Per il 2023 il progetto culturale del Museo Borgogna intende offrire ai visitatori nuove esperienze attraverso:
*calendario di iniziative nella rassegna annuale "L'Arte si fa sentire" con aperture speciali anche nella pausa pranzo per gli appuntamenti "Un caffè con...".
* attività con le famiglie e i bambini negli incontri "Giochi d'Arte" su settimana e nei fine settimana
* attività di restauro e allestimento di nuove opere anche nei depositi finalizzati a essere esposte nelle sale del Museo o partecipare a mostre in Italia e all'estero
* interventi sulle strutture e sui giardini con manutenzioni ordinarie per mantenerli ordinati e funzionanti (servizi di sicurezza, controlli, pulizie)
* ospitare e organizzare concerti, laboratori, percorsi, spettacoli di teatro, danza e visite speciali in rete con altri enti e associazioni culturali e con la rete MUVV-Musei di Vercelli e Varallo
* ideare iniziative speciali a favore del benessere delle persone attraverso il progetto "Dedalo volare sugli anni"
* realizzare mostre ed esposizioni temporanee con relativa attività didattica e di visite e laboratori
* migliorare la nostra comunicazione sui canali social e sul nostro sito sempre aggiornati
* formazione, accompagnamento e professionalizzazione di stagisti delle scuole, dell'Università e dei giovani volontari del servizio civile universale
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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