Chiesa edificata dai francescani tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV secolo. edificio a navata unica con la presenza in controfacciata di un endonartece e con terminazione con abside poligonale;le pareti interne anticamente erano riccamente affrescate la cui presenza e' testimoniata da alcune opere venute alla luce dopo i restauri dei primi anni del 900. Le pareti laterali presentano inoltre delle slanciate finestre monofore trilobate. La facciata e' a terminazione orizzontale divisa da una cornice in due parti: la superiore caratterizzata dalla presenza di un oculo; la parte inferiore da un ricco portale gotico.
Descrizione dell'intervento
La linea di indirizzo adottata nella progettazione è di una ricostruzione dov’era e com’era cercando di riutilizzare quanti più elementi possibili; dal punto di vista degli interventi architettonici si prevede una riproposizione dello stato originario dell’opera nel rispetto del linguaggio, della matericità e delle funzioni precedenti.
Per quanto concerne le murature, si è prevista una ricostruzione ex-novo delle parti mancanti e uno smontaggio/rimontaggio delle fasce di crollo così da assicurarsi un corretto piano di attacco. In particolare, il lato sud della chiesa e la sagrestia presentano quasi interamente una muratura di nuova fattura, mentre la facciata, la parete nord e l’abside vengono ricostruite solo in parte.
Nell’ambito delle coperture si prevede l’uso di capriate lignee con arcarecci, travetti, pianelle e doppio tavolato per l’aula della chiesa; l’uso di frenelli e travi per la zona dell’abside e per la sagrestia; l’uso di travi a vista con disposizione a raggiera per l’abside terminale della sagrestia. Nel caso dell’aula principale le pianelle a vista sono riproposte con lo stesso disegno bianco e rosso della soluzione originaria.
Nello spazio esterno gli elementi oggetto di restauro sono le gradinate di accesso alla chiesa e alla sagrestia comprensive di eventuali aree di “sbarco”. Le quote, in questo caso, non sono oggetto di modifica, perché si è cercato di mantenere come elemento fisso il prospetto esterno ed eventuali modifiche e aggiustamenti hanno riguardato la spazialità interna.
Un altro aspetto di cui il progetto ha tenuto conto è il recupero e riuso dei materiali rinvenuti sul sito.
Si fa riferimento, in particolare, alle pietre costitutive delle antiche murature, agli elementi scultorei e agli elementi pavimentali. Di ogni singolo elemento, prima di operare il riposizionamento, è necessario valutare lo stato di conservazione: se si tratta di un elemento di pregio si dovrà valutare una reintegrazione, restauro o sostituzione integrale, mentre se si tratta di semplici conci di pietra si opererà con una sostituzione integrale dell’elemento qualora fosse ammalo rato.
Nell’intervenire al livello strutturale si è cercato, quanto più possibile, di mantenere i caratteri propri del monumento.
Per quanto riguarda le murature, sono state previste due tipologie di intervento: inserimento di diatoni e di catene volte sia a connettere diverse parti tra loro sia specifiche di singoli elementi soggetti a ribaltamento. Rispetto al primo punto si è deciso di utilizzare diatoni tipo Bossong per la muratura storica e diatoni in pietra sia per la parte di smontaggio/rimontaggio sia per quella di nuova costruzione. Nella parte originaria questo tipo di operazione deve essere condotta con alcune cautele in rapporto alla presenza di affreschi e paraste aventi una specifica scansione: in queste zone si deve operare dal paramento esterno facendo attenzione al dissimulare adeguatamente l’elemento capochiave.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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