Immagini di CHIESA DELLA BEATA VERGINE DELLA SALUTE
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La costruzione della Chiesa denominata poi “Della Salute” risale all'anno 1639. Inizialmente si pensò che la costruzione del santuario dedicato alla Madonna fosse avvenuta in concomitanza con l'epidemia di peste che decimò la popolazione nel 1630, e che portò alla costruzione della Basilica della Salute a Venezia. In realtà la sua costruzione fu collegata ai fatti prodigiosi attribuiti all'immagine della Beata Vergine del Carmine, fatta affrescare da Giovanni Antonio Capovino sul pilastro del portone di accesso alle sue proprietà. Il Capovino, nel luglio 1639, donò alla Magnifica Comunità di Este l'area per costruire un oratorio da dedicare alla Beata Vergine dei Miracoli. Ricevuto il benestare da parte del senato veneziano, fu incaricato del progetto l'atestino Antonio Zucato.
In seguito ad un crollo durante i lavori, il cantiere fu affidato al perito padovano Francesco Zanini, la cui idea prevedeva la realizzazione di un edificio a pianta ottagonale. Questa soluzione planimetrica ebbe particolare fortuna dopo il Concilio di Trento, ove venne ribadito il dogma dell'Immacolata Concezione. La forma ottagonale, che in precedenza era stata utilizzata solo per i battisteri, entrò nel panorama architettonico e religioso.

Francesco Zanini risentì senza dubbio dell'influenza del Longhena, che in quel periodo stava ancora lavorando alla realizzazione della chiesa della Salute in Venezia. La chiesa atestina ha infatti molte analogie con quella veneziana. La pianta ottagonale, innanzitutto; ma anche l'originale soluzione absidale con i due campanili appaiati e realizzati anch'essi con pianta ottagonale, e l'attenzione per i particolari architettonici marmorei, cioè cornici, capitelli ionici delle lesene, portali. L'uso dell'intonaco nelle facciate, espressione più semplice molto usata anche dall'illustre Palladio in questo stesso periodo, fu probabilmente dettato più da motivazioni economiche che estetiche.

In sintesi si può comunque ritenere la Chiesa della Salute di Este, come fu chiamata dal terzo decennio dell'800 in poi, un esempio di architettura seicentesca tra i più singolari della zona. Internamente la Chiesa è decorata con opere che parlano della storia della salvezza e vogliono mostrare una umanità che durante il cammino della vita cerca la vicinanza di Dio. Le numerose tele presenti all'interno della basilica sono testimonianza della cultura pittorica estense dell'epoca, rappresentata dallo Zanchi, dal Liberi, dal Lamberti, dal Formenti,dal Fumiani e dal Brunelli.

Descrizione dell'intervento
L’intervento programmato sulla Chiesa della Salute interessa in particolare la copertura del corpo principale dell'edificio, ovvero la sala a pianta ottagonale, in quanto è la parte di maggiore pregio, anche in relazione al fatto che contiene lo straordinario ciclo pittorico - realizzato tra il 1649 e il 1721 – per il quale è necessario un controllo ambientale e microclimatico finalizzato alla sua corretta conservazione. I precedenti lavori non sembrano aver risolto i problemi che, con l'andare del tempo, stanno compromettendo la conservazione dei preziosi teleri, già oggetto di un accurato

intervento di restauro ad opera dell'equipe diretta dal Prof. P. Dal Prà e portato a termine nel 1975.

Questo primo intervento si propone le seguenti finalità:

- risolvere definitivamente il problema delle infiltrazioni dalla copertura tramite lo smontaggio del manto di copertura con recupero del materiale riutilizzabile e integrazione con analogo; revisione/ sostituzione/ integrazione della guaina impermeabile bituminosa, con particolare riguardo ai punti di raccordo con strutture verticali (impluvi e displuvi) e ai gradini di manutenzione e accesso alla lanterna

- migliorare le prestazioni termiche della copertura grazie al rifacimento del manto di copertura con inserimento di elementi per garantire la ventilazione sottotegola;

- evitare percolature dal tetto lungo le pareti perimetrali con la posa di scossaline, converse, rompigoccia, canali di gronda e discendenti per favorire l'allontanamento delle acque meteoriche;

- rispristinare e proteggere la cornice modanata sommitale con un intervento di rimozione di intonaci decoesi, applicazione di prodotto biocida, stuccature, imprimiture e integrazioni di intonaco e infine applicazione di protettivo silossanico idrorepellente;

- monitorare il microclima interno al fine di preservare le opere pittoriche tramite l'installazione di n° 5 stazioni di rilevamento "data logger" per il monitoraggio del microclima interno e di relativo software.

Il progetto prevede l'utilizzo di materiali scelti e selezionati in ragione della loro compatibilità con i materiali storici esistenti e del loro grado prestazionale e qualitativo, nonché l’adozione di tecniche di realizzazione in grado di assicurare la conservazione e un corretto restauro dell'esistente, allo scopo di garantire una buona qualità ambientale e climatica della sala ottagonale che ospita il ciclo pittorico.


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Ente beneficiario

Comune di Este

Erogazioni ricevute

46.747,96 €

Mecenati

: 1

I mecenati che hanno scelto di essere visibili:
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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