Il complesso abbaziale, nucleo originario di Monastero Bormida, risale alla seconda metà dell’XI secolo: il vescovo acquese Guido, salito alla cattedra nel 1034, fece giungere da San Benigno Canavese, i monaci fruttuariensi a cui affidò loro la costruzione del monastero dedicato a Santa Giulia. Il periodo di insediamento coincise con il sorgere di diversi altri monasteri dello stesso ordine in Piemonte. La posizione dell’attuale castello, sorto sul precedente complesso, risulta baricentrico rispetto al borgo, nel fondovalle a ridosso fra il corso della Bormida di Millesimo e la strada che da Acqui Terme conduce a Cortemilia, non presenta particolari caratteristiche difensive, ma testimonia le sue origini di antico cenobio benedettino, atto a spostare le comunità monastiche altomedioevali. Il monastero infatti subì importanti trasformazioni e nel periodo che va dal XIV al XV secolo si menzionano rilevanti spese per rendere sicuro il complesso; inesorabilmente il ruolo di accoglienza religiosa venne sostituto dal ruolo di imponenza e difesa del castello. Sorsero torri angolari e bastioni di appoggio alle mura perimetrali e terminate anche le funzioni difensive divenne prima luogo di residenza e successivamente, acquistato dal Comune di Monastero Bormida, sede della municipalità.
L’attuale conformazione dell’edificio si deve comunque a questo periodo e anche se si sono successivamente attuati rimaneggiamenti, in epoca rinascimentale e barocca, i caratteri fondamentali del complesso architettonico sono riconducibili al periodo tardo trecentesco ad opera dei Del Carretto e dei della Rovere.
Descrizione dell'intervento
1) Restauro di affreschi e pavimenti in seminato del piano nobile e opere complementari
2) Riqualificazione dei percorsi di visita e fruizione attraverso le seguenti azioni:
- progettazione e attivazione di un percorso di visita tramite la piattaforma MuseOn, App. Culturale accessibile da qualsiasi mobile device (smartphone, tablet...) personale;
- progettazione e allestimento di un percorso di visita permanente attraverso la storia del Castello e degli interventi di valorizzazione dello stesso;
- studio, raccolta ed elaborazione dei contenuti necessari ai due percorsi di visita ai punti precedenti;
- adeguamento dell'impianto illuminotecnico museale, relativo agli allestimenti previsti ai punti precedenti.