Il castello di Buronzo, che da una piccola altura domina la Baraggia vercellese, costituisce un raro esempio di castello consortile, formato da un vasto complesso di fortificazioni e di caseforti fatte costruire dai diversi rami della famiglia signorile del luogo a partire dall’XI secolo. Gran parte del complesso è di proprietà comunale, e grazie ad un’imponente opera di restauro, sono state recuperate alcune delle ali più significative, comprendenti, fra l’altro, un appartamento secentesco riccamente affrescato ed i resti medievali delle fasi costruttive più antiche. Il castello, oltre ad essere regolarmente aperto al pubblico per visite guidate, è uno spazio che l’Amministrazione Comunale di Buronzo rende disponibile per l’organizzazione di mostre, rassegne e convegni, e che – infine – può divenire cornice per cerimonie private.
Al mondo della scuola si offre Scoprire, capire, crescere, un articolato programma di attività didattiche ed educative rivolto al ciclo completo dell’istruzione. Attività più specifiche o personalizzate possono essere concordate, con la possibilità di pianificare itinerari o percorsi che coinvolgano anche altre realtà ambientali e culturali del territorio.
Descrizione dell'intervento
Il progetto – di durata biennale – riflette l’idea di uno sviluppo culturale sostenibile, che vuole mettere in rete risorse già esistenti, per ottimizzare risorse e sforzi: identità, pluralità e reciprocità sono i concetti chiave. Obiettivi del progetto sono il potenziamento dell’attrattività di Buronzo come centro di un sistema territoriale dalle peculiarità riconoscibili, puntando sul nesso castello-borgo-territorio; la creazione di valide opportunità di aggregazione culturale per la comunità locale, favorendo la riappropriazione collettiva del castello come luogo di identità; la costruzione di un sistema sinergico, per il quale il castello diviene osservatorio sul territorio e luogo di rielaborazione degli stimoli da quest’ultimo espressi, definendo una politica socioculturale orientata allo sviluppo di linee peculiari, condivisa fra le comunità della zona.
Tali obiettivi saranno raggiunti mediante azioni di tipo scientifico (“Memorie di carta” e “Memorie dipinte”, “Memorie narrate”) e didattico (“Cacciatori di memorie”), aventi come fulcro e luogo di coordinamento un Centro di Cultura Territoriale, presso il quale il processo di riscoperta dell’identità collettiva sboccherà in un Archivio della Memoria. Il raccordo fra le iniziative sarà assicurato dalla creazione di una piattaforma interattiva condivisa, connessa ai sistemi multimediali già esistenti e aperta a costante implementazione. Una serie di eventi di natura ricorrente (“Giornate dei Sette Castelli”) rappresenterà il momento di visibilità, divulgazione e comunicazione dei dati, delle attività e degli spunti proposti dal progetto, secondo un format che potrà favorire collaborazione e sinergie fra i diversi soggetti operanti sul territorio.