Cappella funeraria dedicata alla venerazione del "Beato Aimone", ove è sepolta la salma del Marchese Emanuele Tapparelli D'Azeglio, ultimo rappresentante della stirpe, Senatore del regno ed ambasciatore, deceduto a Roma il 24 aprile 1890, come ricorda il testo apposto sulla lastra in bronzo a chiusura della cripta. Nel suo testamento il Marchese aveva espresso il desiderio di essere seppellito nell’antica cappella di San Gottardo costruita dai suoi antenati nel 1553 entro il recinto del Cimitero, dove, fra altri bei dipinti di quell’epoca, vi è pure l’effige del Beato Aimone Tapparelli.
Descrizione dell'intervento
L’intervento di restauro è articolato, in linea generale, nelle seguenti fasi:
- saggi stratigrafici al fine del recupero di tutti gli elementi storico-artistici necessari alla comprensione del susseguirsi di eventuali decorazioni presenti;
- pre-consolidamento di intonaci antichi, in pericolo di caduta
- fissaggio di pellicola pittorica della superficie dipinta, sollevata e decoesa;
- consolidamento delle mancanze di adesione tra i vari strati d'intonaco;
- pulitura meccanica delle superfici murali dipinte e tinteggiate dai depositi superficiali parzialmente coerenti;
- rimozione della tinteggiatura sintetica;
- eliminazione dei sali solubili
- pulitura delle superfici murali dipinte dai depositi superficiali maggiormente coerenti
- stuccatura di medie e grandi lacune di intonaco
- reintegrazione pittorica
- riproposizione della tinteggiatura, con pigmenti naturali stemperati in grassello di calce diluito con l’aggiunta di legante a base di silicato e ove necessario successiva velatura secondo le indicazioni della competente Soprintendenza