FESTIVAL TRANSART è uno dei più importanti festival multidisciplinari di cultura contemporanea in Italia.
Apprezzato in tutto Europa, TRANSART dal 2001 coinvolge il pubblico in una nuova ed emozionante scoperta dei più importanti e innovativi progetti di cultura contemporanea allestiti in spazi che ne esaltano il carattere sperimentale: fabbriche abbandonate, baite in alta montagna, ex-caserme, università.
Partendo da Bolzano, centro nevralgico del festival, musica classica, elettronica, performance, spettacoli, mostre, cinema, nuove tecnologie vengono presentati, ogni anno a settembre in tutta la regione da nord a sud, creando una piattaforma contemporanea interregionale e transfrontaliera.
Descrizione dell'intervento
Il programma della 21°edizione mette l´accento su due elementi di base: quello della continuità e quello della trasformazione dei formati di percezione garantendo in questo modo agli artisti una piattaforma innovativa che riesce a dare risposte alle attuali sfide pandemiche continuando a proteggere la qualità del loro lavoro artistico.
Grazie alle circostanze ma anche alla determinazione del Festival Transart si è riusciti a non interrompere il lavoro nel 2020 e perciò siamo fiduciosi di poterlo continuare anche nel 2021, perché mai come prima nella storia del Festival siamo convinti che la cultura contemporanea ed i suoi artisti-protagonisti sono essenziali per una società anche in uno stato di emergenza.
Continua allora l’impegno del Festival Transart nel creare un contesto che incoraggia gli artisti a superare il passato e creare il nuovo. La 21°edizione presenterà il numero più alto di prime mondiali dalla nascita del Festival e sottolinea in questo modo che si sta per entrare in una nuova epoca. Dalla coreografa statunitense Isabel Lewis con un nuovo lavoro coreografato sul tema della spina dorsale di un uomo e di una società, passando per la nuova opera di Salvatore Sciarrino “L’isola degli echi” arrivando ad un’interrogazione artistica del concetto di energia all’ interno di un congresso futurologico come omaggio al grande Stanislaw Lem. Si apre così uno scenario che pone il nostro presente in un quadro di nostalgia, di una spinta al futuro e scavo profondo verso le energie interrate che determinano la nostra vita da uomini del 21°secolo.
La contrapposizione di un progetto tripartito che vede alcune opere di Iannis Xenakis in occasione del 20°anniversario della sua scomparsa ad un progetto della creatività più giovane e fresca della scena italiana con la formazione “azione improvvisa” illustra la vivacità del NUOVO nella musica contemporanea ed anche la sua arcaicità nel legarsi ad un concetto di natura preistorica la quale si proietta anche nel mondo sonoro degli strumenti Hang di Manu Delago. Con Chris Salter, Takayuki Fuijomoto e Zeitkratzer Ensemble sono inoltre presenti delle vere icone del lavoro interdisciplinare internazionale degli ultimi 20 anni.
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