L’Archivio di Stato di Torino fa parte della rete degli Archivi di Stato italiani, organi periferici del MiC (Ministero della Cultura), presenti in ogni città capoluogo di provincia per un totale di oltre 100 sedi. Gli Archivi di Stato sono depositari degli Archivi degli Stati preunitari, distribuiti in base alla competenza territoriale (documenti degli uffici centrali preunitari presso le antiche capitali, di quelli periferici negli archivi provinciali): così Torino, in quanto capitale dell’antico Regno di Sardegna, custodisce gli archivi degli uffici statali centrali sabaudi, un eccezionale patrimonio di fondamentale importanza per la ricostruzione della storia d’Italia e d’Europa dal XII secolo alla metà dell’Ottocento. Obiettivo del progetto Re-ingegnerizzazione base dati AsTO è consolidare le proprie molteplici basi dati in modo da razionalizzarle per migliorare le possibilità di gestione e valorizzazione del proprio patrimonio informativo. A tal fine, è opportuno intraprendere una fase di analisi delle attuali strutture dati che sia seguita da uno studio della possibilità di riconciliare semanticamente le informazioni e riprogettare la base dati target. È stato fatto molto lavoro nell’ambito degli archivi per riconciliare tra loro alcuni degli standard descrittivi in uso presso i principali sistemi, ma si ritrovano molti tracciati che moltiplicano le difficoltà di integrazione. Un aspetto da non trascurare è la necessità di affrancarsi da una logica di tipo aggregatore dati ma provare a riconciliare in modo più ampio i dati.

Ma ci si pone un obiettivo ancora più ambizioso, ovvero uscire dal proprio dominio e permettere la messa in condivisione dei dati archivistici con gli altri beni culturali e diventa ancora più pressante una integrazione semantica spinta. L’approccio alla semantizzazione in comune con altri domini culturali richiede un cambio di paradigma rispetto alle tradizionali modalità utilizzate per le ontologie. Nel caso in cui la traiettoria del progetto volesse incrociare il percorso degli altri domini culturali anche dal punto di vista semantico, allora andrebbe tenuta in conto fin dal principio questa esigenza per orientare le modalità di lavoro. Il risultato ottenuto sarebbe di grande valore perché permetterebbe di integrare dati concretamente prodotti nella pratica archivistica nella loro complessità. In quest’ottica sarebbe possibile adottare un approccio modellistico innovativo, già sperimentato su dati afferenti al catalogo nazionale e su diversi dati archivistici e biblioteconomici descritti secondo standard di settore. La validità di tale metodo è fondata sull’esperienza di chi costruisce la rappresentazione degli elementi di comunicazione candidati a esprimere la conoscenza sullo spazio di rappresentazione della conoscenza stessa, superando in tal modo molte limitazioni dei sistemi basati su un corpus documentale. Da un punto di vista implementativo, un grafo assomma la conoscenza a disposizione del sistema. Il recupero di informazioni descritte secondo ontologie pre-esistenti è completo e non limitato alle pratiche di riconciliazione tradizionalmente applicate nel settore.

PREDISPOSIZIONE DELL’AMBIENTE

Rientrano in tale area i servizi di installazione e configurazione di una copia dei dati in ambiente idoneo all’analisi dei dati medesimi. Definizione dei dettagli a cura del fornitore.

ANALISI DATI, DATA QUALITY E SEMANTIZZAZIONE

Rientrano in tale area i servizi di analisi delle basi dati esistenti, le procedure di data quality e la semantizzazione dei tracciati dei dati.

SUPPORTO ALLA MIGRAZIONE DELLA BASE DATI

Rientrano in tale area i servizi di migrazione dei dati, dei batch e delle query necessarie.

Intervento a carico di Fondazione Compagnia di San Paolo


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Ente beneficiario

Archivio di Stato di Torino

Erogazioni ricevute

27.450,00 €

Mecenati

: 1

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Fondazione Compagnia Di San Paolo

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