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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Chiesa di San Michele è situata all'interno del Parco San Michele presso la vetta dell'omonimo monte (circa 900 mt) e in passato l'intero immobile fu sede di un complesso monastico che nel corso del XII secolo fu aggregato alla Congregazione Camaldolese che ne ebbe il patronato fino al 1600 circa. Intorno al mille vi erano delle piccole celle dei monaci vallombrosani che si erano dedicati alla preghiera ed al rimboschimento.

nel 1513 l'Oratorio di San Michele venne affidato da Papa leone X, che era stato pievano di S. Pietro a Cintoia, ai monaci del Monastero di S.Maria degli Angeli di Firenze; questa giurisdizione ecclesiastica su S.Michele ebbe termine nel 1819.

Informazioni sullo stato della conservazione

Distrutta durante i numeroti conflitti del tardo medioevo, la Chiesa ebbe probabilmente fattezze assai più ampie dell'attuale edificio.

In epoca recente la Chiesa appartenne prima alla Parrocchia di S.Pietro della vicina Montemuro (detta Badiaccia), poi a quella di S.Gaudenzio a Torsoli e infine a quella di S.Andrea a Casole (Lamole).

La chiesa è un edificio del XIV-XV secolo, anche se molto rimaneggiato: si conosce un intervento del 1820 e poi un secondo intervento del 1922. In origine a navata unica, fu trasformata all'inizio del XX secolo, durante il secondo intervento sopra citato, in chiesa con tre navatelle. Di originale rimane la parete dell'altare e una parte delle altre due.

Esternamente non presenta alcuna decorazione architettonica.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Chiesa è attualmente chiusa al pubblico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 65.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La piccola chiesa è posta all'interno di un vasto complesso immobiliare di origini medioevali, nel parco ad elevato pregio naturalistico di San Michele, in località Lucolena. Il complesso di cui fa parte la chiesa, fu acquistato dal Comune nel 1971 ed è posto all'interno di un'area di 121 ettari, di proprietà comunale. 

La chiesa è un edificio risalente al XIV- XV secolo. Esternamente non presenta decorazioni, salvo un piccolo stemma in pietra dell'ordine dei camaldolesi di originale rimane la parete dell'altare, ove, in una nicchia è posto un prezioso affresco raffigurante la Madonna e i Santi di Paolo di Stefano Badaloni, detto PAOLO SCHIAVO (1397-1478) allievo di MASOLINO DA PANICALE, che lo realizza e lo firma nella prima metà del XV sec.Occorre intervenire con urgenza sulla copertura per non rischiare il deterioramento del prezioso affresco.

Il progetto esecutivo riguarda il restauro della copertura, del rosone e delle vetrate artistiche della navata e costituisce il primo stralcio del progetto complessivo di restauro già approvato con D.G.C. N. 113 del 15/06/2021

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 9.340,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'affresco, attribuito a Paolo di Stefano Badaloni, detto PAOLO SCHIAVO, (1397-1478) allievo di Masolino da Panicale, si trova sulla parete dell'altare inserito all'interno di un'edicola a forma di arco. Viene raffigurata la Madonna in Trono con Gesù Bambino che tiene in mano una rondine e i santi nel seguente ordine partendo da sinistra: S.Giustino, S.Giovanni Battista, S.Michele Arcangelo poi S.Pietro, S.Benedetto, S.Antonio Abate.

Nella volta in alto è rappresentato il Padre Eterno, in basso nella predella troviamo nei riquadri la raffigurazione a mezzo busto di vari santi.

Si trova in grave stato di conservazione, vi sono vari interventi di restauro fatti molto probabilmente nel 1922: puliture, stuccature di varie mancanze degli intonaci.

Sono presenti anche molte perdite del colore originale.