Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il dipinto raffigura l'arma inquadrata dalla nobile famiglia Passari di Montegiorgio, facente parte di una coppia, incastonato a mò di cammeo, in una dorata cornice mistilinea decorata da ghirlande di frutta e fiori, terminante, nei due lati in basso, con dei mascheroni ispirati all'antico, reggente il nastro con il motto della casata: "e fra le spine pure spuntando viene". Alle estremità superiori della stessa cornice sono posizionati, invece, due piccoli basamenti con delle colombe recanti dei ramoscelli d'ulivo. Lo stemma è sormontato da una corona a nove punte, cimata da tre fiori d'oro e perle a decoro delle punte della corona. Si intravede dietro lo stemma una croce patente, scorciata e biforcata divisa in due colori di smalto rosso a destra e bianco a sinistra. Quest'ultima, araldicamente è indice di una precedente investitura dell'Ordine di S. Stefano di Toscana, forse consegnata ad alcuni membri della casata. Lo scudo presenta armi di altre nobili famiglie legate ai Passari, è arricchito da una cornice decorata in oro a raffigurare un intaglio, coronata sulla sommità da un elmo argentato con la visiera aperta, piumato di verde, rosso e blu. Lo stemma è pluripartito: nella prima partitura, in alto a sinistra è riconoscibile l'insegna della famiglia Cancellieri, un'aquila nera che si staglia su un campo argentato, nella seconda partitura la famiglia dei Venturi, campo con fascia blu accompagnata da tre stelle che nello stemma originale della casata sono in rosso, ma in questo caso in blu, nella terza partitura la famiglia Gallerani, formato da tre fasce ondulate di colore rosso su fondo oro. Nell'ultima partitura è dipinto un blasone alla cui famiglia di apparteneza non è stato possibile risalire, raffigurato da un leone rampante, poggiato su un trimontio, sovrastato da delle armi incrociate. Al centro è inserito lo stemma bipartito raffigurante le famiglie dei Passari, fondo blu con un passero reggente una spiga di grano sul becco, posato sulle sei colline dorate e Santacroce, con fondo ripartito in oro e rosso con al centro la croce della casata di appartenenza. E' definito tale stemma Passari-Santacroce, nato dall'unione in matrimonio tra Federico Passari e Valeria Publicola Santacroce nella metà dell'Ottocento i cui documenti riportano la nascita del primo di sei figli nel 1873.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il dipinto di notevole dimensione (h. 235 cm l. 182 cm) realizzato in coppia per ornare il salone delle feste di palazzo Passari, è realizzato su una tela di recupero, in alcune lacune dello strato pittorico viene alla luce la decorazione sottostante, il colore utilizzato (tempera nobile) risulta essere steso senza preparazione di fondo. Il telaio in legno che vincola la tela è in discreto stato di conservazione, presenta delle alterazioni fisiche nell'angolo in alto a destra, ma mantiene correttamente la tensione sulla tela, il dipinto risulta essere in cattivo stato di conservazione, per le lacune presenti nella parte centrale dovute ad una decoesione tra lo stato decorativo superficiale e la decorazione originaria sottostante, ciò ha provocato la fessurazione ed il distacco di alcune porzioni di decorazione con un esteso spogliamento dello strato pittorico nella parte sinistra in basso. La restante decorazione è in buono stato di conservazione e non presenta danni evidenti. Al centro si evidenzia una frattura dello strato pittorico dovuta alla giunzione della tela.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il dipinto restaurato verrà esposto a Palazzo Passari con orario di visita 10,00 - 13,00