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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Nel 1640 il Duca di Guastalla, Andrea Gonzaga, fa costruire, affianco alla Chiesa di Sant'Antonio di Padova, un convento per i "Padri Zoccolanti" della famiglia Osservanti di San Francesco. Il convento era destinato ad ospitare dodici frati, quattro sacerdoti, due chierici e tre laici.

Di pianta quadrangolare, il complesso architettonico si articola al suo interno intorno ad un cortile circondato da portici, con preti dipinte con raffigurazioni dei miracoli di Sant'Antonio di Padova accompagnato da San Francesco, ed al centro una cisterna.

Il piano terra si componeva di una cucina, un refettorio, le stalle ed i depositi; il primo piano era scompartito in tre dormitori per complessive venti stanze accessibili mediante corridoi che si affacciavano sul cortile interno.

Il Fraccacreta ci descrive il convento caratterizzato da un ingresso principale posizionato immediatamente a destra della chiesa Sant'Antonio di Padova. Un lungo corridoio portana nel giardino grande annesso al convento, oggi villa comunale, ed un altro, collegato alla prota di accello laterale alla Chiesa, fiancheggiava la scala di accesso al piano superiore, il refettorio, una scala segreta, la cucina e terminava su un altro piccolo giardinetto appartenente al convento dove vi era la stalla.

Nel 1811 il Convento venne chiuso e nel 1813 vi si insediarono la Municipalità, la Gendarmeria e la Scuola pubblica. Con legge 7 luglio 1866, n. 3036, il Convento venne soppresso e ceduto, dal Fondo per il Culto, al Comune in data 17 giugno 1867.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'ex Convento Satn'Antonio di Padova è sede del Museo Civico Archeologico. Il complesso monumentale è stato fortemente potenziato in quanto interesatto da:

- intervento di miglioramento della resistenza sismica delle strutture che compongono il complesso. L'opera è stata finanziata con i fondi POR 2000/2006 mis. 2.1 Asse 1, mis. 1.3 Interventi per la difesa del suolo Azione 3 Interventi strutturali per il miglioramento sismico degli edifici pubblici, strategici, delle infrastrutture e dei beni monumentli.

- intervento di ristrutturazione e valorizzazione del complesso architettonico per mantenere e potenziare le funzioni oltre a una migliore fruizione. L'opera è stata finanziata con i fondi POR 2000/2006 mis. 2.1 PIS 11 Itinerario turistico-cultruale Barocco Pugliese.

- intervento POIn Attrattori Culturali, naturali e del Turismo (FERS 2007/2013) che ha permesso il completamento museale e di ridare lustro ai reperti archeologici depositati presso il museo.

Gli interventi che hanno intressato il piano terra dell'immobile, hanno portato alla luce pregevoli dipinti murali lungo le pareti dell'antico portico. La realizzazione della copertura del chiostro con una struttura in acciaio e vetro che sfrutta la tecnologia delle tensostrutture, amplia gli spazi al piano terra per le esposizioni temporanee e,a llo stesso tempo, permette di ospitare i resti di un edificio pubblico o tempio datato I sec. a.C. Inoltre, al piano terra trova collocazione un salone per convegni, attività didattiche e proiezioni multimediali e una sala dedicata alla biblioteca mentre il primo piano ospita la mostra archeologica intitilata "TIATI. Membra disiecta" "Frammenti di vita di una comunità di frontiera tra VII e III sec. a.C." dove i reperti ospitati divengono testimoni e principali narratori della vita della comunità di Tiati.

Il collegamento tra il piano terra ed il primo piano è assicurato oltre che da due scalinate interne, da un impianto di ascensore per il superamento delle barriere architettoniche. Le sale da adibire ad esposizione museale sono attrezzate dalle opere di arredo e conservazione (teche). Per l'illuminazione interna delle vetrine e delle quinti sono stati previsti dei moduli a Led ad alta selezione cromatica; il complesso architettonico è dotato di impianto di condizionamento per la purezza ed il movimento dell'aria.

Al primo piano trovano collocazione le sale dei depositi e laboratori per il pronto intervento e per l'attività di restauro sui reperti archeologici.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo Civico Archeologico/ex Convento Sant'Antonio di Padova rispetta i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì tutte le mattine dalle 09:00 alle 13:00; i pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16:00 alle 19:00. Inoltre, su appuntamento è possibile definire orari diversi. Sono previste nell'arco dell'anno aperture straordinarie nei giorni festivi.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 32.381,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento ha per oggetto il restauro dei reperti archeologici presenti presso i depositi museali.

Già da alcuni anni il Comune di San Paolo di Civitate e la Soprintedenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio collaborano nell'attuazione di programmi e azioni e nella condivisione di sinergie per la tutela, valorizzazione e fruizione del Patrimonio Culturale. Tale impegno ha portato, tra l'altro, all'attuazione di attività di scavi archeologici che hanno restituito testimoniante di notevole valore storico-archeologico il cui studio aggiunge nuovi tasselli alla ricostruzione della storia del comprensorio.

I reperti archeologici recuperati nelle campagne di scavo e che saranno oggetto di restauro ammontano a circa n. 173 reperti costituiti da reperti ceramici, in bronzo, in ferro e ambra. Per tali materiali occorre provvedere con urgenza ad un'attività di restauro finalizzata al loro recupero e conservazione volto a restituire al manufatto il proprio ed unico valore storico e artistico, permetterne lo studio e la conseguente definizione fruitiva attraverso un successivo allestimento museale


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 19.204,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di Riqualificazione del Museo Civico Archeologico prevede un intervento individuato come "Lotto 1" relativo alla manutenzione delle opere edili quali:

a) pulizia della copertura in vetro del chiostro e manutenzione generale dell'opera di copertura. Il chiostro dell'ex Convento è caratterizzato da una copertura con struttura in acciaio e vetro che sfrutta la tecnologia della tensostruttura. La presenza di volatili, le piogge sporche e di diversi eventi atmosferici, rendono necessario provvedere alla pulizia dei vetri che caratterizzano la struttura. Inoltre, si rende necessario provvedere al controllo generale dell'opera di copertura con verifica dell'appoggio, dei tiranti e delle guranizioni.

b) sostituzione e ripristino macchine di condizionamento esistenti. Il Museo Civico Archeologico/ex Convento Sant'Antonio di Padova è dotato di un impianto di condizionamento per al qualità, il movimento, la purezza dell'aria e delle caratteristiche termo-igrometriche richieste per il benessere delle persone e la garanzia del materiale esposto. Affinchè l'impianto di condizionamento possa ottemperare con efficienza alle proprie finzioni è necessario una costante manutenzione dello stesso, sia in riferimento alle unità interne che a quelle esterne. Attualmente si rende necessario provvedre ad una manutenzione straordinaria dell'impianto consistente nella sostituzione delle schede per condizionatore e sostituzione di altuni split non più funzionati.

c) manutenzione e integrazione dei corpi illuminandi e interruttori con presa.

d) opere da imbianchino consistenti in tinteggiatura  di alcuni parti murarie sia interne che esterne del complessto architettonico. A causa di infiltrazioni di acqua occorre procedere alla tinteggiatura di alcune parti di pareti. Il lavoro dovrà essere preceduto da una conveniente e accurata preparazione delle superfici, attraverso raschiature e scrostature ed eventuali riprese di spigoli e quant'altro occorre per uguagliare le superfici medesime.