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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La facciata della cappella MannelliLa cappella è dedicata a San Gaetano di Thiene ed eretta dalla potente famiglia dei Mannelli originaria di Fibbiana nel 1697.
Fu Matteo Mannelli che rifiutò di lasciare al granduca Cosimo dei Medici il passo attraverso la torre di proprietà per costruire il corridoio vasariano sul Ponte Vecchio a Firenze. Davanti al suo secco rifiuto il granduca affermò “ciascheduno è padrone in casa sua” e fece girare il corridoio intorno alla loro torre su mensole di pietra. 

Si tratta di un’aula rettangolare dalle semplici caratteristiche architettoniche con l'interno completamente decorato dal pittore Gaetano Gucci tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Sull'altare e sulla volta vi sono rappresentazioni di San Gaetano (notare nel panneggio dell'angelo lo stemma dei Mannelli).

Sulla parete destra San Filippo Neri con inginocchiato il donatore Jacopo Mannelli e sulla parete sinistra il miracolo dell'olio di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, entrambi beati fiorentini.

L’altare è in marmo e rifinito con alcuni elementi in bronzo o rame. Dentro l'altare era conservato un reliquiario in legno e vetro dei primi dell'800 contornato di ex-voto. Dietro l'abside vi sono i sepolcri dei Mannelli e nella parte superiore le "gelosie", con grate e tendaggi, da cui i nobili assistevano alle funzioni senza essere scorti. Sul retro della facciata 2 confessionali a scomparsa decorati.

Leggermente decentrata dall’abitato di Fibbiana nel Comune di Montelupo Fiorentino (FI), in una splendida posizione in prossimità dell’Arno, sorge il complesso immobiliare denominato “Villa detta Durazzo Mannelli” di cui fa parte la cappella. Da una porta laterale si accede all’appartamento adibito originariamente al custode della villa. Particolarità della struttura è l’ingresso: nonostante si trattasse di una cappella privata i Mannelli la vollero rivolta verso il paese in modo che il popolo potesse partecipare alle funzioni.

Nel 2018 in agosto è stata aperta alla cittadinanza durante le ricorrenze di San Gaetano di Thiene (a cui è dedicata) e di San Rocco (patrono di Fibbiana).

 

Informazioni sullo stato della conservazione

La Cappella si presenta con importanti problematiche di carattere strutturale sulla parte della copertura e su un solaio posto nella parte retrostante la chiesa. Nello stesso edificio è presente anche un piccolo appartamento originariamente utilizzato dal custode della villa Mannelli anch'esso in condizioni non buone. Oltre alla parte strutturale è necessario un intervento di restauro degli intonaci e delle parti decorate della cappella e degli arredi presenti, rimandato però a fase successiva.
La cappella è sottoposta a tutela con DM del 08/01/1986 emesso ai sensi della legge 1089/1939 e notificato in data 10/02/1986.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La cappella, che i Mannelli vollero rivolta verso il centro di Fibbiana quale segnare di apertura verso la popolazione, è visitabile tramite appuntamento da prenotare presso il Comune di Montelupo Fiorentino – sindaco(at)comune.montelupo-fiorentino.fi.it - Tel 0571 917516

DOCUMENTI A CORREDO
Video pubblicato da Viola Centi sul Corriere Fiorentino edizione on-line il 2 dicembre 2015
Video - Video2 di Giancarlo Ciani mail gcmontewolf23(at)gmail.com
Video servizio di Antenna 5 TV (dal minuto 13:10 al minuto 15:30)
Video servizio di TGT Toscana - Italia 7 del 10/12/2015

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 150.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Lavori di consolidamento delle parti strutturali della copertura e rifacimento del solaio parzialmente crollato posto nella parte retrostante la cappella.L’intervento vuole dare la possibilità di riaprire nuovamente in sicurezza la cappella. La progettazione del recupero del plesso è in fase di stesura grazie alle donazioni liberali che esulano dall'artbonus da parte del Sig. Giovanni Scarselli e della Parrocchia di Santa Maria a Fibbiana.