Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nel 1537 il cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III, intraprende un programma di acquisti d’una serie di piccoli appezzamenti posti fra le falde del Palatino che si affacciano sul Foro Romano e la sommità della collina: si avviava così una politica di commistione tra il prestigio dei Farnese e le gloriose dinastie giulio-claudia e flavia.
Tra il 1612 e il 1626 Odoardo Farnese, Duca di Parma, fa realizzare un ambiente a grotta -che verrà poi trasformato nel Ninfeo della Pioggia- e una terrazza conclusa dal fondale scenografico costituito dal fronte dei ruderi della Domus Tiberiana: in questo prospetto monumentale si incastona il Teatro del Fontanone. Al di sopra di questo basamento sorge una costruzione definita nei documenti "Uccelliera vecchia". Tra il 1627 e il 1635 Odoardo intraprende le ultime trasformazioni in vista del suo matrimonio con Margherita de' Medici nel 1628. Il Duca costruisce una nuova Ucceliera corrispondente a quella esistente rendendo il sistema nuovamente simmetrico rispetto all'asse monumentale. La realizzazione di due scalee spezzate in tre branche, che fungono da collegamento con il ripiano superiore del giardino, definisce un organico sistema di architetture sovrapposte e terrazzate, ornate da una decorazione a graffito e stucchi eseguita da Giovanni Battista Magni, detto il Modanino. Con Odoardo Farnese l’area si arricchisce di piante e uccelli esotici, e il giardino raggiunge il suo aspetto più sontuoso.
Alla metà del '600, quando Ranuccio II trasferisce la corte a Parma, comincia il declino. Da allora nessun membro della famiglia Farnese fissa la propria residenza sul Palatino e nei secoli successivi avviene la progressiva trasformazione del giardino in azienda agricola, la “Reale Azienda Farnesiana”. L’ultima discendente, Elisabetta Farnese, sposa Filippo V di Borbone.
Agli inizi del 1800 l’amministrazione francese a Roma realizza il progetto, attribuito al Valadier, per una riedizione in veste neoclassica delle Uccelliere.
L'imperatore francese Napoleone III compra nel 1861 gli Horti Farnesiani da Francesco II di Borbone, con l’esplicito proposito di condurvi scavi. Avviene la completa distruzione delle coltivazioni, mentre le fontane e le costruzioni vengono conservate o parzialmente riadattate e le Uccelliere diventano l'abitazione del direttore degli scavi.
Nel 1870 gli Horti Farnesiani vengono acquistati dal Governo Italiano. All’inizio del 900 l'archeologo Giacomo Boni prosegue gli scavi intrapresi nel 1876 dal Lanciani, occupandosi anche del giardino e reintroducendo essenze esotiche a ricordo del ruolo di Orto Botanico del giardino nel corso del '600. Il grande archeologo viene sepolto nei giardini degli Horti Farnesiani.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il recente restauro ha ripristinato il percorso che attraversa il sistema di rampe, portici e magnifiche terrazze affacciate sul Foro Romano e sulla valle del Colosseo e giunge alle Uccelliere degli Horti Farnesiani. Il Teatro del Fontanone e le Uccelliere hanno recuperato l'aspetto originario ed è stato ripristinato il sistema delle acque.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Gli orari di apertura del Parco archeologico del Colosseo sono attualmente consultabili accedendo alla pagina web: https://parcocolosseo.it/visita/orari-e-biglietti/