Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Si tratta di area cimiteriale collocata nel Comune di Borso del Grappa ed attestata storicamente già dalla cartografia e dai catasti storici. Il Cimitero Militare di Sant'Eulalia è stato costruito fra il 1873 ed il 1874 quale cimitero civile in attuazione del Decreto di Saint Cloud del 12 giugno 1804. Precedentemente il Cimitero civile era collocato attorno alla chiesa parrocchiale, sullo stesso sedime di un antico sepolcreto romano: si ricorda in proposito il rinvenimento del sarcofago del veterano Caio Vettonio Massimo. La pianta quadrata presenta due ampie esedre a nord e a sud, mentre ad est, in asse con il portale, il tempietto originariamente a pianta quadrata presenta una semplice facciata con tetto a capanna e porta di accesso con sovrastante finestra ogivale di ispirazione neogotica. Nel 1913 la cappella verrà ampliata verso est con la costruzione dell'abside ed il completamento degli apparati decorativi interni con tecnica mista a latte di calce e tempera da parte del pittore Antonio Tramarollo di Valdobbiadene (1859-1925). Il cimitero "nuovo" fu costruito nel 1917 per ospitare le numerose salme dei caduti delle battaglie di Cima Grappa oppure dei vicini ospedali da campo, vista l'insufficienza del cimitero del 1874. A ridosso dell'abside, sul lato est, si attestano alcuni cippi commemorativi relativi a militi ivi sepolti nell'ultimo periodo della grande guerra, poi tumulati nel Tempio Ossario di Bassano. Altre fondamentali notizie sono pervenute dai carteggi e dai documentati conservati presso l'archivio parrocchiale. Il 2 aprile 1922 la Procura Generale presso la Corte di Appello di Venezia a seguito di una istanza presentata dal Parroco di Sant'Eulalia decreta, con decorrenza 1 gennaio 1918, l'autorizzazione a concedere l'occupazione del terreno per il Cimitero Militare per anni 13. Il 12 maggio 1922 ad Udine presso l'Ufficio Centrale per la cura ed onoranze delle salme dei caduti in guerra viene firmata la Convenzione tra l'Amministrazione Militare e Don Giuseppe Panozzo Parroco di Sant'Eulalia per l'occupazione del terreno in Comune di Borso ad uso cimitero militare di Sant'Eulalia. Tra il 1917 e il 1918 trovarono sepoltura 160 tra ufficiali e soldati. Nel 1929, per decisione del Comitato onoranze ai caduti militari, le salme dei caduti furono trasportate nell'ossario di Bassano ad eccezione della salma del Ten. Sergio Amelotti che per volontà espressa dalla madre rimase ancora fino al 1956 nel cimitero militare.
Informazioni sullo stato della conservazione
CAPPELLA FUNERARIA – ORATORIO: La copertura dell’aula e dell’abside è priva di membrana impermeabilizzante e di grondaie. Il manto in coppi presenta numerosi elementi rotti e sconnessi. Si notano all’interno del controsoffitto macchie di umidità. Le murature e gli intonaci sono in avanzato stato di degrado a causa dell’umidità di risalita di risalita capillare, che in taluni punti raggiunge i 2 mt di altezza in particolare nella zona preabsidale e absidale. Consistente è la presenza di umidità a livello dei davanzali per la marcescenza delle parti inferiori dei serramenti a vetri con apertura a ghigliottina. I pavimenti probabilmente sono posti a diretto contatto con il terreno e presentano anch’essi evidenti tracce di umidità.
MURO DI CINTA (ESEDRA NORD E SUD): Gli intonaci sono in avanzato stato di degrado a causa delle infiltrazioni d’acqua dall’alto, delle fessurazioni e dei distacchi. Le pietre in calcare compatto utilizzate come copertine sono in molti punti fratturate e sconnesse.
SCALINATA E CANCELLATE INTERNE: Le scalinate sono state realizzate con conglomerato cementizio senza ferri d’armatura. Attualmente sono fratturate in più punti e presentano lacune e fessurazioni. Le cancellate presentano incrostazioni di ruggine ed esfoliazione di materiale. I pilastri in mattoni sono sconnessi e l’intonaco cementizio di recente applicazione è completamente staccato dal supporto.
PARTERRE, CIPPI FUNERARI E LAPIDI COMMEMORATIVE CADUTI GRANDE GUERRA: Anche questi reperti presentano segni di degrado. Ad est un grande basamento in pietra monolitica è stato privato del monumento, mentre la lapide dedicatoria al Ten. Sergio Amelotti a cui è dedicato il cimitero è posta in posizione impropria a ridosso dell’abside. Alquanto trascurato e fatiscente è il parterre misto ad erba e ghiaino con cordonate che presentano fratture e disconnessioni.
DIPINTI E APPARATI DECORATIVI CAPPELLA: Le superfici murarie, dipinte con colori a calce e tempera, presentano estese lacune nella parte inferiore fino all’altezza di circa ml 2,00 dovute alla disintegrazione dell’intonaco di supporto a causa dell’umidità di risalita capillare e della cristallizzazione dei sali di migrazione. Il dipinto del controsoffitto della volta è stato parzialmente danneggiato da infiltrazioni d’acqua dal tetto.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Tutti i giorni ore diurne