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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La cità romana di Veleia si sviluppa alle spalle della colonia romana di Piacenza a 460 mslm, in territorio ligure, una volta domata poco prima della metà del II sec aC, la resistenza delle popolazioni indigene. La presenza di un sepolcreto a cremazione della seconda età del ferro, scavato alla fine del secolo scorso, a nord-est dell’abitato romano, consente di ritenerla sorta nell’area d’insediamento di una comunità protostorica. Veleia diviene, attorno alla metà del I sec.a.C., municipium, capoluogo di un distretto montano esteso dal Taro al Luretta e dal crinale appenninico alla pianura, confinante con i territori di Parma, Piacenza, Libarna, Lucca.
Il nome deriva da quello di una tribù ligure, i Veleiates o Eleates. Testi epigrafici e fonti letterarie ne attestano più antica e frequente la grafia con elle semplice. Ma già probabilmente dal I sec. d.C. la città è designata nella parlata corrente con l’appellativo, sopravvissuto nel Medioevo, di Augusta, che distingue talvolta centri romani in territori mai del tutto romanizzati. 
Alle fortune della città non sono estranee motivazioni politiche e militari. Ma, lontano dalle grandi strade transappenniniche, male esposto e minacciato da frane, il sito favorisce probabilmente una spontanea evoluzione del primitivo nucleo urbano in virtù delle acque cloruro-sodiche presenti nei suoi terreni, oggetto di devozione per le loro proprietà terapeutiche, sicuramente appreL'abitato è distribuito su vari livelli di terrazze. Vi si riconoscono varie fasi edilizie.

Informazioni sullo stato della conservazione

Della città romana rimangono conservati l'area del foro, la zona termale e un consistente settore del quartiere residenziale sorto attorno all'antico municipio. Del foro, d’età augusteo-giulio claudia, che si estende su un ripiano ottenuto artificialmente con un massiccio sbancamento, come rivela la stratificazione leggibile sotto la scalinata sul lato orientale, è ben conservato il lastricato.

L'area è il risultato di consistenti interventi di restauro effettuati negli anni 50 e 60 del secolo scorso che hanno ridefinito le altezze delle murature, di numerosi edifici pubblici (terme, basilica, portici etc) e residenziali (domus "del cinghiale", tabernae).

Attualmente gran parte dell'area è scoperta ad eccezione di parte dei settori a nord e ovest della piazza forense. L'area viene coperta stagionalmente

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

tutti i giorni dalle 9.00 a un'ora prima del tramonto

1° dicembre-15 marzo:  tutti i giorni dalle 9,00 alle 15,00

giorni di chiusura: Natale e Capodanno (fatta eccezione per eventuali aperture straordinarie)

Prestazioni minime garantite in caso di sciopero: apertura 9.00-13.30  

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 40.875,60 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento mira al restauro conservativo dell'area termale di Veleia romana, in particolare alla pulitura, consolidamento e anastilosi di strutture murarie e suspensurae in terracotta negli ambienti identificati come calidarium e tepidarium.

Le fasi del progetto consistono in:

-analisi dello stato di conservazione del bene finalizzata a rilevarne lo stato di dregado (presenza di muschi e licheni, lacune nelle strutture murarie, frattue negli elementi in cotto e instabilità delle strutture a secco, etc..);

-rilievo accurato delle strutture;

-pulitura della flora infestante e trattamento biocida;

-realizzazione dell'intervento di restauro:

a) risarcitura delle lacune murarie funzionale a impedire infiltrazioni e a favorire il deflusso delle acque;

b) realizzazione e stesura di un massetto in "cocciopesto" analogo a quello originariamente esistente e documentato dai recenti scavi, delimitato da fascia di profiltaura in corten;

c) anastilosi: riposizionamento degli elementi in cotto relativi al pavimento sospeso (suspensura) e relativo fissaggio e consolidamento;

d) sistema di illuminazione scenografica a valorizzazione del complesso termale;

e) progettazione e realizzazione di pannelli illustrativi degli interventi eseguiti.

 


NOTE Intervento archiviato