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Attività principali dell'istituzione

Attività di prestito libri e CD/DVD; consultazione giornali, riviste, periodici, ecc; accesso alla navigazione internet tramite postazioni predisposte e tramite accesso wi-fi; serate e incontri per  promuovere le attività di lettura anche con bambini e conoscenza deigli scrittori locali "a km 0"

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 300.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La biblioteca di Mariano è collocata in un edificio degli anni ’70, situato all’incrocio di via Garibaldi con piazza Roma, progettato dal celebre architetto Carlo de Carli. Dal punto di vista architettonico l’edificio rappresenta l’icona dei dogmi dell’architettura razionalista, il cui significato acquista maggior valore in quanto l’ubicazione è nel centro cittadino, affacciato sulla piazza principale. Nonostante l’eccellenza raggiunta dal servizio di prestito libri, lo stabile evidenzia alcune criticità in relazione a una fruibilità più moderna, integrata, aperta. Vi è una mera necessità di maggior spazio da un lato e la necessità di organizzare lo stesso in maniera da garantire gli obiettivi sopra citati.

Vorremmo ripensare agli spazi urbani, farne luoghi di incontro, di scambio, di attività̀ collettive. Non sarà più̀ un singolo edificio ma un sistema di spazi aperto a gruppi e associazioni: la biblioteca diventa il centro propulsore di una strategia di riqualificazione umana e urbana.

L’idea è quella di una grande piazza, sia reale, sia virtuale.

Come secondo lotto di intervento è stata programmata la ristrutturazione degli interni e la sostituzione dei serramenti.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 135.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

«Biblioteca» intesa non solo come il luogo fisico dove è possibile leggere o prendere in prestito libri ma come luogo dove si crea il progetto culturale di una città. È necessaria una profonda rivoluzione del concetto di biblioteca, tanto più̀ di biblioteca comunale, che deve passare da luogo chiuso a spazio aperto, modulato in modo da essere luogo di cultura e di socialità̀. Vivere la biblioteca come luogo di accoglienza, spazio per workshop, musica, corsi di aggiornamento, studio e opportunità̀ d’incontri.

Nonostante l’eccellenza raggiunta dal servizio di prestito libri, lo stabile evidenzia alcune criticità in relazione a una fruibilità più moderna, integrata, aperta. Vi la necessità di maggior spazio da un lato e la necessità di organizzare lo stesso in maniera da garantire gli obiettivi sopra citati. Vorremmo ripensare agli spazi urbani, farne luoghi di incontro, di scambio, di attività̀ collettive. Non sarà più un singolo edificio ma un sistema di spazi aperto a gruppi e associazioni: la biblioteca diventa il centro propulsore di una strategia di riqualificazione umana e urbana.

L’idea è quella di una grande piazza, sia reale, sia virtuale.

Per consolidare il legame con lo spazio pubblico aperto della piazza si rende fondamentale aprire la biblioteca a piano terra.

L’ingresso non avverrà più da via Garibaldi, ma da piazza Roma. Una rampa collegherà la piazza alla biblioteca, ed una bussola vetrata renderà permeabile l'ingresso. Entrando vi saranno scaffalature alte sui muri perimetrali e basse centralmente in modo tale da non perdere la percezione unitaria dello spazio studiato appositamente per essere un grande open-space senza pilastri. Salendo, a piano primo e secondo scaffalature alte e basse alternate saranno posizionate ortogonalmente alla parete finestrata in modo da rendere l’ingresso della luce più permeabile e la percezione degli spazi di consultazione più ampi. Per fare ciò, a piano secondo, verranno eliminati i tavolati interni esistenti così da avere una pianta più libera. I punti più luminosi della biblioteca, le due estremità, saranno dedicati a aree lettura e studio. Altri punti strategici di lettura si troveranno fra gli scaffali vicino alle finestre.

Più nascosti ma ugualmente sfruttabili gli spazi adiacenti il vano ascensore diventeranno dei caratteristici salottini colorati per la consultazione e lettura. Importante sarà anche rivedere l’impianto illuminotecnico in funzione della nuova disposizione dell’arredo, con lampade a soffitto sopra le scaffalature e lampade a sospensione sopra le aree lettura. Sfruttando le piccole aperture in vetro cemento si può studiare un’illuminazione notturna dell’edificio posizionando delle luci led all’interno in loro corrispondenza.


NOTE Intervento archiviato