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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il paese di Rocca San Casciano, fino al XII secolo, viene indicato come "Pieve di San Cassiano in Casatico", dove quest'ultimo termine indicava il Fiume oggi denominato Montone. Solo nel 1197 in un documento si registra per la prima volta l'espressione Castrum Roche Sancti Cassiani in Casatico, ovviamente, ciò porta a presupporre l'esistenza di un castello riconducibile a quello attualmente riconosciuto come Castellaccio, edificato intorno all'anno mille (XI sec.) probabilmente per volere dei Conti Calboli di Calbola, che avevano il castello principale a Calboli (fra Rocca San Casciano, Dovadola e Predappio). Dalla sua edificazione l'importanza politica e civile dell'antico maniero, fa si che esso sia oggetto di vicissitudini e scontri fino al XVI secolo, quando il Castellaccio torna definitivamente a far parte della Repubblica Fiorentina. Dal 1600 ad oggi, il castello avendo perso i requisiti politici e sociali di un tempo, subisce un lento ed inesorabile degrado fino ad essere oggetto di continui crolli che lo hanno ridotto drasticamente nelle dimensioni e nello sviluppo murario.
Informazioni sullo stato della conservazione
Attualmente dell'ampio castello originario non rimane altro che la sua robusta torre (maschio del castello), simbolo del paese stesso. La torre è stata restaurata parzialemnte nell'anno 2015 con un primo lotto di lavori di importo complessivo di euro 100.000. I vani adiacenti versano in uno stato di degrado, il solaio di copertura e le murature perimetrali risultano essere interessate da crolli parziali e da rilevanti fessurazioni.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Castellaccio non è al momento fruibile. Lo sarà al termine del secondo lotto di lavori di restauro.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 250.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Le opere previste nel terzo lotto saranno la demolizione delle parti incongrue e ricostruzione di parte del fabbricato con dimensioni più ridotte al fine di rifunzionalizzare, almeno in parte la struttura con la creazione di spazi multifunzionali ed espositivi adatti ad ospitare eventi per la promozione del territorio e la riscoperta delle radici storiche Toscane.
Le opere prevedranno la realizzazione di una porzione di nuovo edificio che partendo dai lacerti originali del castello svilupperà un involucro nuovo e completamente realizzato con materiali rispettosi dell’ambiente e con caratteristiche di sostenibilità importanti.
Saranno inoltre svolte operazioni di recupero dei percorsi di collegamento al centro abitato con sistemazione dell’illuminazione e delle aree pavimentate.
L’intervento avrà lo scopo di rendere fruibile il castellaccio, per introdurlo all’interno di percorsi turistici di visita già presenti all’interno del territorio ed in via di ampliamento.
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 190.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Il secondo lotto di interventi è volto al consolidamento e mantenimento delle porzioni murarie storiche di maggior rilievo dei bastioni semicircolari. Nella parte sommitale della muratura previa eliminazione di parte del terreno oggi presente, sarà realizzato un cordolo sommitale interno collegato con delle piastre esterne alla muratura ma non a vista, bensì nascoste sotto un primo strato di muratura esterna, ordito in modo tale da fungere da tirante per la struttura, capace di garantire il miglioramento delle connessioni e l’eliminazione della possibilità di apertura dello stesso, nella parte sommitale.
Successivamente verrà effettuata l’operazione di cuci e scuci realizzata sulle numerose fessurazioni presenti e tale da ripristinare la continuità degli elementi murari oggi danneggiati, con sostituzione puntuale anche di elementi lapidei danneggiati da erosione o altri fenomeni naturali.
Seguirà l’operazione di scarnitura dei giunti e ristuccatura degli stessi al fine di restituire al paramento continuità e resistenza.Tutte le opere sono rivolte a poter completare il recupero del fabbricato addossato alla torre che è stato costruito sul terrapieno sostenuto dal bastione e che quindi non potrebbe essere nuovamente fondato senza prima garantire stabilità allo stesso.