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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Ricetto di San Mauro è costituito da un aggregato edilizio di origine medievale. Nel 1029 il Marchese di Torino Olderico Manfredi donò parte dei suoi possedimenti valsusini all’Abbazia di S.Giusto in Susa, inclusa la “curtis” di San Mauro. In quel periodo esisteva già una chiesa con campanile, costruita su di un affioramento roccioso. Tra il 1281 e il 1285 la curtis venne trasformata in borgo fortificato, “castrum”, mentre il campanile divenne la torre esistente ancor oggi e la parte meglio conservata del borgo. Dell’antico campanile, oggi la torre alta 26 m, resta la suddivisione in 7 piani, collegati da una scala sino alla sommità panoramica, segnati da archetti pensili in cotto e da marcapiani a dente di sega, mentre la guglia piramidale in laterizio fu sostituita da una parte sopraelevata e merlata dotata di caditoie, le aperture (monofore e trifore) furono chiuse e ridotte a feritoie. L’attuale ponte in muratura sostituisce quello antico del XVII sec costruito dove prima esisteva il ponte levatoio, risalente al periodo delle fortificazioni del XIII sec. Del fossato resta visibile la parte Nord Ovest. Della prima cinta muraria che racchiudeva la chiesa e il campanile rimangono alcuni merli guelfi; la seconda cinta muraria esterna, alla quale sono ora addossate le abitazioni, difendeva anche la parte rustica che fungeva da ricetto. Col crescere del borgo di Almese lungo il corso del torrente Messa e con la soppressione dell’Abbazia di San Giusto in Susa nel 1772, l’antico ricetto perderà progressivamente di importanza. La parte merlata venne acquistata nel 1889 da Battista Truccato, scalpellino. La torre e il ricetto sono stati oggetto di un intervento di restauro e ristrutturazione completato a fine 2006 e sono diventati uno spazio espositivo e sede di eventi culturali, mostre temporanee, rievocazioni storiche ed eventi gastronomici.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il complesso edilizio è costituito da locali e spazi aperti ricavati in parte all’interno delle mura fortificate del nucleo medievale e in parte in strutture immediatamente a ridosso delle mura stesse, con edificazioni addossate al nucleo originario con interventi di inizio XX sec. I locali comunali sono situati all’estremità nord dell’ex nucleo fortificato in prossimità dell’accesso dalla strada principale. Al piano terra sono presenti locali a destinazione d’uso deposito, ricavati con la realizzazione a inizio sec. scorso di una terrazza che raccorda le mura fortificate del ricetto al piano strada, mascherando la parete rocciosa su cui si imposta la struttura medievale. I locali in questa posizione sono divisibili in quattro campate, due delle quali costituiscono un ampio ambiente, concepito già all’epoca della costruzione come zona chiusa, una terza campata si presenta aperta e costituisce un androne coperto, mentre una quarta e ultima campata adiacente alla scala di accesso alla terrazza si presente tamponato in epoca più recente con materiali di scarsa qualità. Attraverso la scala lapidea con caratteristiche monumentali si accede alla terrazza. Da essa si accede ai locali interni ricavati con l’edificazione a ridosso delle mura medievali, anche sfruttando le murature stesse, ricavando quattro locali, sovrapposti a due a due. Al piano superiore sono presenti due ambienti, in corrispondenza di quelli sottostanti, con soffitto piano intonacato e struttura in putrelle e laterizi. La copertura con struttura lignea è di recente rifacimento. Dal terrazzo e dal primo ambiente al piano primo è possibile accedere al cortile interno, con pavimentazione in lastre lapidee e caratterizzato dalla presenza di strutture in elevato di differenti fasi edificatorie. In posizione più centrale nel cortile è presente una scala lapidea ampia per l’accesso al piano secondo dall’esterno e un basso fabbricato a pianta trapezia con copertura piana su struttura a voltini in mattoni pieni.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Visite guidate mensili gratuite con orario 15,00 – 16,00 – 17,00

Per ulteriori informazioni o per prenotare visite per soli gruppi:

Ufficio Cultura del Comune di Almese - tel. 0119350201 - Fax 0119350408 - cultura@comune.almese.to.it

 Federazione Italiana Escursionismo - tel. 3382011184 - info@fiepiemonte.it

 Segreteria Piano di Valorizzazione Valle di Susa Tesori di Arte e Cultura Alpina - tel. 0122622640

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento in progetto consiste nel restauro, rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico. In particolare il progetto coinvolge la porzione nord dell’aggregato storico, consistente in locali di proprietà pubblica, tutelati ai sensi del D.Lgs 42/2004, attualmente in disuso. Le linee di intervento prevedono il risanamento dei locali interni, il restauro dei paramenti murari esterni, l’efficientamento energetico con miglioramento dell’involucro edilizio, la dotazione impiantistica, l’insediamento di funzioni compatibili con il carattere storico e monumentale dell’immobile, la valorizzazione del complesso con la messa a sistema delle molteplici funzioni pubbliche già insediate e in progetto, e il coinvolgimento del complesso all’interno di itinerari a scala territoriale. Il progetto propone la rifunzionalizzazione dei locali mettendoli a sistema con i locali già attualmente in uso comunale situati nella porzione sud-ovest del ricetto e utilizzati per mostre temporanee. In particolare si prevede il recupero della porzione nord del ricetto insediandovi un’attività ricettiva extralberghiera, configurata, ai sensi della Legge regionale 15.4.1985, n. 31 e s.m.i. art.2 come “Casa per ferie” o “Ostello”, in grado di svolgere, soddisfando i medesimi requisiti normativi, igienico sanitari e tecnici, la duplice possibile funzione di punto tappa, ostello e foresteria lungo itinerari turistici, sportivi e culturali, sia quella di “casa per artisti” per fornire ospitalità ad artisti che, con modalità da definire, potranno svolgere la loro attività per periodi temporanei all’interno del ricetto, utilizzando anche gli ampi locali in uso comunale sempre all’interno del complesso per le ulteriori funzioni di atelier e ambienti per l’esposizione. Nello specifico si intende provvedere a reperire gli arredi interni ai fini dell’attività sopra menzionata.