Attività principali dell'istituzione
La Direzione Musei Emilia-Romagna gestisce e coordina le attività di valorizzazione di 24 siti tra musei, pinacoteche, monumenti, parchi archeologici e dimore storiche di proprietà statale nel territorio regionale. Sul territorio ravennate, il Polo articola il suo programma di attività culturali su cinque luoghi (di cui tre UNESCO): il Museo Nazionale, la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, il Mausoleo di Teodorico, il Battistero degli Ariani e il cosiddetto Palazzo di Teodorico
Il MUSEO DI RAVENNA, divenuto Nazionale nel 1885, è ospitato da oltre un secolo nell’ex monastero benedettino di San Vitale. Il complesso risale al X secolo e viene modificato molte volte nei secoli fino alle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi nel XVIII secolo. Il patrimonio museale è formato da raccolte eterogenee riconducibili ad tre gruppi principali. Il nucleo più antico è frutto del collezionismo di varie congregazioni di monaci ravennati, in particolare dei camaldolesi del monastero cittadino di Classe durante il Settecento. Il secondo nucleo è formato da reperti di scavo del territorio ravennate: manufatti di varia natura, da oggetti in ceramica a resti monumentali che coprono un arco temporale molto ampio. Infine il patrimonio si è arricchito grazie a donazioni e acquisizioni. Il percorso si articola su due piani: inizia con la raccolta lapidaria che si snoda nel primo chiostro detto “della cisterna”, della seconda metà del XV secolo e nel secondo o “claustro novo” del 1562; da qui si raggiunge l’antico Refettorio per ammirare gli affreschi del XIV secolo dell’ex-chiesa di Santa Chiara.