Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso monumentale è identificato anche come ex Ritiro di Santa Maria della Purificazione e dei Santi Gioacchino ed Anna a Pontenuovo.
Nell'anno 1684 Gaetano Lo Mastro raccolse e ricoverò in alcune case, dette a Carbonara sul Ponte nuovo, sette fanciulle abbandonate e vaganti per le vie della città, ponendo l'iniziativa sotto la protezione di Santa Maria della Purificazione. L'esempio coinvolse lo spirito caritatevole di altre persone, tra cui la principessa Sanseverino di Monteleone, e le case furono trasformate in un edificio con annessa chiesa intitolata a San Gioacchino. L'opera, sostenuta dalle questue, vide incrementare il numero delle assistite che salì da sette a ottanta e – il 26 marzo 1686 – ottenne l'assenso arcivescovile.
A seguito di controversia giudiziaria, l'istituzione ottenne dalla Reale Camera di Santa Chiara il riconoscimento di Conservatorio eretto con il consenso del Governo e, con decreto del 13 giugno 1789, Ferdinando IV di Borbone dispose per il pio ente la sanatoria e l'esenzione dalle leggi di ammortizzazione. Nel tempo, il Conservatorio si trasformò il luogo di raccolta di terziarie francescane e, successivamente, l'istituzione venne accorpata ai Collegi Riuniti per le Figlie del Popolo con legge speciale per Napoli del 2 agosto 1897.
L'edificio in Salita Pontenuovo 31 fu ceduto al Comune di Napoli con atto rogato il 25 gennaio 1916 ed adibito ad ospitare l'Ufficio Leva e, dopo il secondo conflitto mondiale, anche la sede dell'Archivio Storico Municipale.
Per effetto della legge n. 995 del 17 luglio 1942, i Collegi Riuniti per le Figlie del Popolo vennero aggregati ai Collegi Riuniti Principe di Napoli e a seguito dello scioglimento di quest'ultima istituzione – DPR n.616/1977 e Legge regionale di esecuzione n.65/1980 – la proprietà dell'immobile fu trasferita al Comune di Napoli.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il fabbricato è in precarie condizioni di conservazione.
Le principali problematiche sono relative a:
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presenza di alcune lesioni strutturali, attualmente in corso di monitoraggio, lungo le volte di alcuni ambienti, in alcuni vani di passaggio, in un vano finestra e lungo la scalinata di collegamento tra i diversi livello del fabbricato;
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presenza di intonaci ammalorati lungo le facciate su strada;
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avanzato degrado della maggior parte degli infissi in legno;
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impianto elettrico non a norma;
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assenza di impianto di rilevazione e allarme antincendio;
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precarie condizioni dell'impianto di smaltimento delle acque meteoriche.
L'edificio, che ospita una parte dell'archivio storico del Comune di Napoli, ha dunque urgente bisogno di un intervento di ristrutturazione generale, che consenta di mettere in sicurezza sia il personale dell'archivio sia i preziosi documenti in esso custoditi.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'archivio è fruibile nei giorni feriali dalle ore 9:00 alle ore 13:00