Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nel più antico documento ad oggi conosciuto in cui viene citata Costigliole d'Asti, un diploma datato 26 gennaio 1941, tra i territori che l'Imperatore Enrico III di Franconia conferma sotto la giurisdizione del Vescovo di Asti, Pietro II, compare la "Cortem Costeliole, cum castello, et capellis et silvis, et omnibus pertinentijs". Nel 1341 l'intero distretto costigliolese fu acquistato dagli Asinari, membri di una ricca famiglia di banchieri astigiani, che nel 1383 giurarono fedeltà ad Amedeo VI di Savoia: da quel momento le sorti di Costigliole si intrecciarono con quelle del Piemonte sabaudo. La storia del paese è strettamente legata alle vicende del suo Castello.Secoli di storia e numerosi rimaneggiamenti hanno riportato il maniero ad assumere l'attuale aspetto imponente e maestoso.
Il Castello, pur presentandosi come un unico grande volume di pianta quadrilatera, manifesta evidenti differenze stilistiche sul piano architettonico, dovute all'assetto proprietario che si definì nel XVII secolo. Dal 1625 gli Asinari spartirono il titolo di "Conti di Costigliole" con un'altra famiglia, i Verasis. Il Castello si trovò così diviso tra due feudatari, ognuno dei quali si impegnò a trasformare e abbellire la propria parte secondo gusti e preferenze autonome. La parte settentrionale del maniero (proprietà Asinari) ha mantenuto l'aspetto derivante dagli interventi della seconda metà del Settecento, ispirati ad esempi architettonici di Benedetto Alfieri, mentre l'esterno della parte meridionale (proprietà Verasis) è un suggestivo esempio di revival neomedioevale di inizio Ottocento. Questa divisione è persistita sino ai giorni nostri: il Comune di Costigliole d'Asti ha acquisito nel 1928 la parte settentrionale e il parco annesso, mentre l'ex proprietà Verasis è tuttora privata. All'interno dell'edificio si conservano testimonianze artistiche di pregio tra le quali vanno ricordati gli splendidi stucchi del piano nobile, realizzati nel 1668 dalla Bottega Luganese dei Bellotto, oltre al salone neoclassico, sulla cui volta è affrescato il "Trionfo di Dioniso e Arianna" (1817 ca), opera del pittore Carlo Pagani.
E' probabile che dal 1662 in avanti risalga il periodo in cui vennero effettuati i lavori del cortile interno e la realizzazione del monumentale ingresso del lato settentrionale ad uso degli Asinari oggetto della presente proposta di restauro.
Informazioni sullo stato della conservazione
A partire dagli anni novanta del secolo scorso sono stati realizzati importati interventi di consolidamento strutturale, di ristrutturazione e di restauro finalizzati alla conservazione del bene. In particolare il restauro delle decorazioni (restauri del 2005, 2006, 2016) delle stanze a nord ovest riccamente ornate di stucchi e dello scalone che costituiscono la testimonianza della stagione barocca seicentesca, il restauro del salone principale (2017) testimonianza dell'epoca ottocentesca rientrano in un più esteso progetto di restauro del Castello intrapreso dall'Amministrazione Comunale.
L'intervento proposto riguarda il portale settentrionale del cortile conducente all'interno della proprietà Asinari che oggi si presenta in cattive condizioni conservative, con evidenti problematiche di degrado dovute ad infiltrazioni d'acqua e all'effetto negativo dell'umidità e degli agenti atmosferici, oltre ad interventi manutentivi condotti in passato con materiali inappropriati.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La parte pubblica del Castello è diventata ormai il cuore pulsante delle iniziative culturali che animano il paese: mostre, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni dedicate all'enogastronomia trovano spazio in un contesto artistico ed architettonico unico.
Il piano nobile del Castello è di norma aperto durante le mostre temporanee nel periodo da metà aprile a metà dicembre.
Gli orari di apertura sono: - sabato dalle 16,00 alle 18,00
- domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00
Aperture straordinarie durante i numerosi eventi e su prenotazione per scuole e gruppi organizzati.