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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’edificio, di proprietà del Comune di Monselice, è situato alle pendici sud - occidentali del colle della Rocca. Chiuso al culto all’inizio del XIX secolo, versa in uno stato di estremo degrado ed è stato fino a qualche anno fa adibito a magazzino e rimessa comunale. La chiesa è attualmente costituita da un’ampia navata centrale collegata ad un transetto, anch’esso di notevoli proporzioni, e a tre cappelle absidali, di cui quella centrale, di maggiori dimensioni, è allungata e con terminazione poligonale. Ai lati della navata centrale, ad Est ed a Ovest, vi sono due navate laterali, attualmente indipendenti dall’edificio e con accessi propri in facciata. La chiesa si presenta come il prodotto di più fasi edificatorie cronologicamente distinte. Nessun documento pertinente la fondazione della chiesa è stato finora reperito; essa comunque, per caratteristiche stilistiche e formali, potrebbe essere collocata, nel suo nucleo originario, tra la metà del XIII secolo e la metà del XIV. Lo studio dei documenti storici permette di attestare la partecipazione dei laici alla vita della chiesa e del monastero con lasciti per la costruzione di cappelle, altari, sepolture ed altre opere di rinnovamento quali la costruzione del campanile, risalente al 1585 e ricordata da un’epigrafe. Il XVIII secolo è caratterizzato dalla decadenza di S. Stefano come centro religioso e nel 1770 venne soppresso il monastero che fu venduto, mentre la chiesa continuò ad essere officiata dalla confraternita del SS. Rosario. Un documento permette di conoscere esattamente la disposizione dell’edificio nel XVIII secolo. Il monastero è rappresentato con due chiostri, di cui quello meridionale di maggiori dimensioni e munito di pozzo. La chiesa, anche se non correttamente riprodotta in pianta, era ancora officiata e ci viene perciò rappresentata con tutti i suoi altari, con le tre navate ancora collegate, con tre porte in facciata, con due porte nell’area del transetto, con i gradini che salivano alla zona presbiterale e con una porta che dall’abside conduceva al campanile; all’esterno della facciata un ampio sagrato che occupava parzialmente la strada era delimitato da una muratura, mentre il corrispondente prospetto del monastero era costeggiato da un marciapiede in pietra; nessun vano di quelli attualmente esistenti era stato ancora addossato al perimetrale occidentale. All’inizio dell’Ottocento la chiesa venne chiusa al culto e passò in proprietà al pubblico demanio, verso la metà del secolo la chiesa passò in proprietà privata e fu infine acquistata dal Comune di Monselice che da allora ne detiene la proprietà. L’edificio pervenne dunque al XX° come stalla, ed in seguito le diverse navate ricevettero destinazioni indipendenti. Alla seconda metà del secolo risale la demolizione di gran parte degli edifici costituenti l'antico monastero, la cui impronta è ancora leggibile all'esterno dei muri perimetrali e la parte verso sud venne sostituita da un moderno edificio abitativo.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il periodo di abbandono e di progressivo degrado della chiesa s'interruppe all'inizio degli anni Novanta, con l'avvio di un primo intervento di restauro finalizzato a garantire la sopravvivenza del monumento ormai minato nella sua integrità strutturale. Glinterventi di consolidamento, protrattisi fino all'inizio del XXI° secolo, hanno interessato la parte sommitale della muratura perimetrale della zona absidale e del transetto, consentendo, di conseguenza, la sistemazione definitiva delle relative coperture. Recentemente, a causa di infiltrazioni d'acqua dal tetto nelle due navate laterali del complesso, si sono verificati alcuni limitati sfondamenti del tetto causati dall'ammaloramento di parte dell'orditura lignea primaria e secondaria del tetto che ha provocato il collasso di alcuni elementi strutturali e, conseguentemente, delle soprastanti tavelline e coppi del manto di copertura. Il crollo di questo materiale sull'estradosso delle sottostanti volte a crociera ha comportato ulteriori problemi a queste strutture già notevolmente compromesse nel loro equilibrio statico rendendo ancora più incerta non solo la loro conservazione ma, soprattutto, la stabilità stessa dei muri perimetrali di entrambe le navate. Dall'analisi approfondita delle situazione in atto è emerso che il progredire dei cedimenti in atto potrebbe avere conseguenze gravi per la conservazione dell'edificio storico (possibile improvviso collasso delle volte interne e delle murature perimetrali), con concreto reale pericolo per la pubblica incolumità. Allo scopo di contenere il dissesto in atto, si è provveduto urgentemente ad attuare alcuni interventi ritenuti necessari ed essenziali a garantire la conservazione delle parti pericolanti, definendo un quadro di lavori provvisori e reversibili in grado di mantenere in sesto le strutture portanti, in attesa di futuri interventi definitivi di recupero del complesso storico.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Per le attuali condizioni viene utilizzato solo in determinate occasioni (temporanee e straordinarie) quali la mostra temporanea micologica (durante la fiera dei Santi di Monselice) o piccoli eventi di carattere culturale.  

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 400.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede due ordini di interventi: miglioramento strutturale e restauro della Chiesa di Santo Stefano. 

L’obiettivo progettuale è la conservazione del bene monumentale da attuare attraverso interventi di consolidamento strutturale riguardanti fondazioni, murature, coperture ecc. e il restauro integrale del bene riguardante interventi sui fronti esterni ed interni e sulle pavimentazioni.