Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La sala delle Quattro Pirte si trova al secondo piano nobile di Palazzo Ducale e costituisce uno dei momenti più celebri e artisitcamnete più alti dell'intero Edificio.
Realizzata al piano delle grandi sale pubbliche, essa aveva la duplice funzione di anticamera d'attesa e di passaggio e prendi il nome da quattro portali lapidei, sormontati ciascuno da un gruppo scultoreo che si riferisce all'ambiente al quale dà accesso. L'aspetto attuale risale alla ristrutturazione operata dopo l'incendio del 1547 da Antoinio da Ponte su opera di Andrea Palladio.
Il soffitto a botte, la cui decorazione a stucchi si deve a Giovanni Battista Cmabi, detto il Bombarda, ospita affreschi a soggetto mitologico e raffigurazioni di città e raffigurazioni di città e regioni sotto il dominio veneto, realizzati da Jacopo Tintoretto a partire dal 1578. Questa decorazione vuole mostrare, strettamente connesse tra loro, la fondazione di Venezia, la sua indipendenza sin dalle origini e la missione storica dell’aristocrazia veneziana, secondo il programma celebrativo già segnato dalla decorazione della Scala d’Oro. I maggiori scultori del secondo Cinquecento – Alessandro Vittoria in testa – sono gli autori dei gruppi in marmo sopra le celebri quattro porte.
Le condizioni della sala, specie in ordine al coperto, si rivelarono presto insoddisfacenti: infiltrazioni dall’alto e, probabilmente, dalle pareti esterne arrecarono danni di significativa entità. Prima del 1648 già due degli ovali con figure di città, Altino e Vicenza, “consumati dal tempo” (Ridolfi), erano stati rinnovati ad opera di un artista seicentesco di qualche qualità, Francesco Ruschi.
Nel 1713-14 fu effettuato un significativo intervento di restauro ai dipinti di Tintoretto, alle dorature e alle grottesche ad opera di Nicolò Bambini e Francesco Grandi.
Solo venti anni dopo venne messo a segno un più complesso intervento sia alla struttura del soffitto andando a rafforzare e a consolidare il sistema delle sospensioni e degli agganci della volta alle capriate, sia collocando da sopra elementi lignei, perni e tiranti metallici operanti con viti e placche
direttamente sulle sculture e sugli elementi in stucco di maggior peso e aggetto. Questo intervento comportò, naturalmente, la rimozione del precedente solaio ligneo e il suo rifacimento con malta e tavelle.
Informazioni sullo stato della conservazione
La sala delle Quattro Porte presenta un apparato decorativo complesso costituito da diversi materiali che manifestano un intenso degrado: superfici lapidee, dipinti murali, stucchi tridimensionali e bidimensionali, legni policromi e dipinti su tela.
È stata condotta una campagna di indagine diagnostica prelevando micro campioni di materiale da ogni superficie e l’osservazione ravvicinata ha evidenziato un cattivo stato di conservazione, con presenza di rifacimenti e trattamenti pregressi da revisionare. I dipinti murali risultano molto alterati da pesanti ridipinture eseguite con tempere ed olii, che ren-
dono impossibile la lettura del testo pittorico originale e la sua tecnica di esecuzione. Ampie zone della pellicola pittorica presentano sollevamenti e distacchi, sono già visibili numerose lacune della pellicola pittorica. Anche gli stucchi risultano gravemente alterati nella lettura da ridipinture di colore bianco.
Numerose sono le zone di rifacimento del modellato. Considerando gli aggetti ed il peso delle decorazioni è auspicabile un puntuale controllo dell’intera superficie.
Le superfici lapidee dei portali e dei gruppi scultorei soprastanti si presentano offuscate da estesi depositi incoerenti stratificatisi nel tempo; aldilà dell’aspetto superficiale non sono manifesti fenomeni di degrado materiale di altra natura. I dipinti su tela che decorano le pareti della sala presentano un discreto stato di conservazione. Le tele appaiono ben pensionate e presentano un diffuso ingiallimento causato dalla presenza di strati soprammessi di vernice, con aspetto lucido oltre che con molte discontinuità. Diffuse sono le aree interessate da interventi di ritocco e/o ridipintura.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
dal 1 aprile al 31 ottobre
da domenica a giovedì 8:30 - 21:00 (ultimo ingresso ore 20:30)
venerdì e sabato 8:30 - 23:00 (ultimo ingresso ore 22:30
dal 1 novembre al 31 marzo
tutti i giorni 8:30 - 19:00 (ultimo ingresso ore 18:30)