Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il palazzo del Brefotrofio sorge ove in antico erano poste le case di proprietà della Fabbrica (o Fabbriceria) della Consolazione usate sia per il ricovero dei pellegrini che come botteghe d’affitto in occasione delle fiere. Queste erano una serie di fabbricati costruiti nella parte interna e superiore della cinta muraria medievale da Pozzo Beccaro a Porta Gaetana e da questa al torrione di fronte al Tempio della Consolazione. Questo apparato commerciale, che grazie agli affitti fruttava centinaia di scudi, nel Settecento cominciò a scemare la sua importanza per decadere definitivamente, come tutta la zona, nei primi anni dell’Ottocento, trasformandosi pian piano in area di rifugio per senzatetto. Il complesso Ospedaliero, che si era servito di parte di dette costruzioni, sembrò seguire la stessa parabola. Istituito dalle opere pie nei primissimi anni del cinquecento ed ampliato nella seconda metà del seicento, unendo ed alternando l’assistenza ed il ricovero degli ammalati all’attività alberghiera, vide il suo massimo sviluppo sul finire del XVII° secolo e cessò la sua attività dopo il terremoto del 1815. Nel corso dell’Ottocento, ciò che rimaneva dell’ospedale fu trasformato in un Orfanatrofio femminile. Nel settembre del 1928 l’ Amministrazione della Congregazione di Carità di Todi fece redigere un progetto per la sistemazione ed ampliamento dello stabile. I lavori, eseguiti dalla ditta Lupattelli & figli su progetto dell’Ing. Michele Bovelli. Il palazzo così rinnovato verrà utilizzato dalle Istituzioni di Beneficienza nel dopoguerra come sede dell’Orfanatrofio Femminile, dell’asilo infantile nonché come sede degli uffici amministrativi. Attualmente l’Immobile è locato all’Amministrazione Provinciale di Perugia e destinato a sede dell’ Istituto Tecnico commerciale e per geometri L. Einaudi. Per le funzioni legate a tale destinazione è stato oggetto, alla fine degli anni settanta prima ed a metà degli anni novanta poi, ad interventi di ampliamento ed adeguamento normativo la cui qualità architettonica e strutturale lascia molte perplessità.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’assetto attuale del palazzo, fatta eccezione per gli interventi eseguiti alla fine del novecento, è quello conseguente ai lavori effettuati nel 1930 caratterizzato dalla simmetria della due ali laterali rispetto al blocco centrale dove fu ricavato l’ingresso e la scala principale che serve l’intero edificio e che solo recentemente è stata integrata da scale di sicurezza esterne poste alla estremità del palazzo stesso. Tale simmetria è solo formale infatti sotto l’aspetto strutturale le due ali del palazzo sono profondamente diverse risentendo per altro della diversa epoca di realizzazione.
L’ala sinistra, esistente all’epoca dei lavori del 1930, fu modificata solo parzialmente con la sopraelevazione del porticato posteriore ed il rifacimento dei solai. Presenta tre muri portanti longitudinali intersecati circa a metà dello sviluppo da due muri ortogonali e si articola su tre livelli corrispondenti al piano rialzato, primo e secondo mentre il sottotetto non risulta praticabile.
L’ala destra, costruita ex novo nel 1930, presenta solo due murature longitudinali che non risultano intersecate da muri trasversali interni e, a differenza dell’ala sinistra, presenta un piano cantinato la cui realizzazione fu favorita dalla leggera acclività del terreno in quella direzione. Lo sviluppo in altezza rimane invece perfettamente uguale a quello dell’ altra ala.
Le coperture del palazzo sono in legno a tre ordini ma si differenziano tra le due ali. L’ala sinistra infatti è stata oggetto di interventi recenti che hanno comportato la sostituzione delle capriate esistenti con putrelle in ferro accoppiate su cui poggiano muretti atti a sostenere le travi longitudinali mentre l’ala destra conserva le originali capriate trasversali in legno poste ad interasse di ml 4,00 circa.
Il piano di calpestio della soffitta è in realtà un controsoffitto costituito da travature in ferro ordite trasversalmente ad interasse di circa 1,00 ml collegate con tavelloni in laterizio e pertanto non calpestabile.
Il pianellato soprastante i travicelli, che sostiene il manto di coppi, è in pianelle di laterizio dello spessore di cm 3 e non presenta soletta superiore in cls.
Le murature, essenzialmente in pietrame, presentano spessori consistenti che vanno dai 70- 100 cm dei piani bassi ai 45 cm dei piani alti.
Per la sopraelevazione del porticato dell’ala sinistra è stata impiega muratura di mattoni pieni a due e tre teste.
Lo stato di conservazione del plesso scolastico è buono anche se necessitano periodicamente manutenzioni ordinaria da parte del soggetto preposto per legge.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Plesso scolastico è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 circa alle ore 13,15 e nel pomeriggio dalle ore 16 alle ore 16,30. Per informazioni sulla possibilità di fruire del bene è possibile raccoradarsi con l'Ente proprietario (info www.etabtodi.it) e con l'Ist. Einaudi (http://www.isistodi.it/)