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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

A poche centinaia di metri dall'attuale Collemancio, in località La Pieve, si trovano le rovine della antica città romana di Urvinum Hortense, probabilmente la città menzionata nella Naturalis Historia (III, 114) di Plinio il Vecchio. Fondata su un vicus preromano (III secolo a.C.), essa esercitava una funzione di controllo sulla rete stradale e serviva come centro di passaggio per le merci. Nel primo periodo imperiale, Augusto la inserisce tra i municipi della Regio VI; probabilmente, la sua urbanizzazione avvenne intorno al I secolo. Nel 69, il console romano Fabio Valente venne ivi imprigionato, mentre lottava per il potere contro Vespasiano. Nel corso del V secolo, per ragioni non meglio chiarite, il borgo andò incontro allo spopolamento ed al suo abbandono. I primi scavi che lo riportarono alla luce, nel 1931, sono ad opera del maestro elementare Giovanni Canelli Bizzozzero.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'area archeologica è stato oggetto, nel corso degli anni, di attività di scavo e di studio. I reperti rinvenuti sono attualmente conservati all'interno del Museo Civico di Cannara, mentre i ruderi presenti in sito sono coperti da protezioni in attesa della ripresa delle attività di scavo previste per il giugno 2017. Le strutture necessitano di interventi di restauro e di nuove coperture per poter essere visitabili.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Attualmente il sito è recintato e non è possibile accedervi. Le attività di scavo sono interrotte e riprenderanno nel corso dell'anno 2017. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto si prefigge l’obiettivo di dare un nuovo e definitivo impulso alle attività di scavo, rendendo al contempo immediatamente fruibile l’area archeologica ai visitatori, attraverso i seguenti passaggi: a)attività di scavo archeologico mirata e diffusa, che possa individuare e portare a luce gli elementi essenziali per una conoscenza di base, su cui sviluppare in anni successivi un'attività di scavo estensivo; b)individuazione di una serie di capisaldi topografici, legati in particolare all'organizzazione viaria e alla presenza di edifici rilevanti; c)definizione essenziale della divisione in quartieri e in generale di organizzazione del tessuto urbano; d)delineazione di una prima ed efficace via di percorrenza, di fruizione e di comprensione della città antica; e)organizzazione della ricerca che abbini alle fondamentali necessità di tipo scientifico l’obiettivo di rendere il sito fruibile al turismo culturale nei tempi più stretti possibili; f)documentazione e divulgazione attraverso nuove tecnologie e social media.