I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

 

Il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano (Museo dei Fossili) è gestito dall'Ente del Parco Paleontologico Astigiano, Ente che fa parte del Sistema dei Parchi Piemontesi della Regione Piemonte con la finalità della valorizzazione e conoscenza del patrimonio culturale costituito dai beni paleontologici presenti in alcune tra le più importanti aree fossilifere del Piemonte.

Il museo costituisce una realtà operativa sul territorio da anni, ma solo dal 2015 è stato riconosciuto come struttura museale dalla Regione Piemonte, possiede una collezione paleontologica di rilievo composta, da oltre 20.000 campioni fossili di proprietà statale, di provenienza astigiana ed in prevalenza di età pliocenica (5,4 – 1,8 milioni d. a. fa).

La maggior parte è costituita da resti di organismi invertebrati (molluschi, echinodermi, ecc.), mentre spicca per la rarità degli esemplari la collezione dei mammiferi marini che raccoglie tutti i principali resti di balene e delfini fossili dell'astigiano ritrovati negli ultimi 60 anni in Piemonte, una delle più importanti d'Italia.

Inoltre è in fase di formalizzazione un accordo convenzionale tra l’Ente Parco Paleontologico Astigiano ed il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino che ha valutato la possibilità di trasferire presso il Museo astigiano tutti gli esemplari storici (risalenti dalla metà del 1800) di cetacei fossili astigiani, attualmente conservati presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Questi esemplari aggiunti a quelli già in carico al Museo andrebbero a costituire il “Centro Museale dei Cetacei Fossili Piemontesi”. Sarebbero così esposti finalmente questi reperti storici, mai visti prima, valorizzati, conservati, rendendoli poi disponibili sia al pubblico sia agli studiosi, costituendo una specializzazione della struttura museale di Asti, con un insieme unico di livello internazionale per valore scientifico ed entità.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

 

I reperti “storici” di cetacei fossili del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino sono 146 e costituiscono una delle più importanti raccolte esitenti. I reperti sono formati da ossa fossilizzate di norma per impregnazione minerale da parte di carbonato e/o fosfato di calcio. Tra essi vi sono scheletri quasi completi di balenottere e delfinidi di alcuni metri di lunghezza, ma la maggior parte è composta da resti parziali o singole sezioni ossee.

Da decenni questi reperti non hanno trovato una collocazione museale definitiva e in certi casi non essendo stati mai trattati e ripuliti completamente dal materiale inglobante, lo stato di conservazione risulta in parte compromesso.

Saranno quindi necessari delicati interventi tecnici di ripulitura e di conservazione da valutare accuratamente caso per caso data l’estrema eterogeneità dello stato di conservazione e delle tipologie dei resti.

Sono da prevedere anche fasi di restauro specialmente per gli esemplari che saranno esposti al pubblico e considerando che si tratta di elementi tridimensionali nel complesso di grandi dimensioni. Sarà quindi necessario ripristinare la corretta lettura dei reperti senza alterarne i caratteri morfologici tenendo conto anche l’aspetto estetico e di spettacolarità che ne deriva.

 

 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo dei Fossili è aperto dal lunedì al giovedì con orario 10,00-13,00 e 14,00-16,00, venerdì giorno di chiusura, sabato e domenica aperto con orario 10,00-13,00 e 16,00-19,00 (ora legale) oppure 15,00-18,00 (ora solare). Le collezioni non esposte sono a disposizione degli studiosi su appuntamento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 280.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Questa parte prevede oltre agli oneri per la progettazione scientifica, i costi per il trasferimento presso il museo astigiano della collezione storica di cetacei fossili piemontesi dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e i relativi interventi di restauro e conservativi. Nello specifico si prevedono operazioni di pulitura delle superfici e dei reperti ancora inglobati nelle matrici di sedimento, consolidamento delle parti ossee fossili e delle eventuali matrici di sostegno. Per ovviare al rischio di danneggiamento, sempre presente nell’esporre esemplari originali, per quelli più completi e significativi è prevista la realizzazione di calchi, modelli fedeli con le moderne tecniche di replica scientifica. A questo si aggiungono le strutture di sostegno, installazioni e contenitori per l’esposizione degli esemplari o dei relativi modelli nel percorso scientifico previsto. Inoltre assolutamente necessaria è la realizzazione di mobili contenitori nei locali destinati a deposito per garantire la conservazione di tutti i reperti ossei non esposti da realizzare in modo specifico, in modo da rendere facilmente accessibili gli esemplari agli studiosi ed interessati.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 80.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Questo intervento comprende le operazioni e le strutture per predisporre la sistemazione delle collezioni di proprietà statale in carico al Museo in relazione alla procedura prevista per legge (Dlg. 42/2004). Saranno necessarie apparecchiature tecniche per ultimare le operazioni di ripulitura di diversi reperti non ancora trattati, cassettiere tecniche per contenere e suddividere le varie tipologie, mobili per arredare il laboratorio di studio, luogo dove si effettueranno queste operazioni, includendo anche strumenti tecnici di base per l’elencazione e la riproduzione fotografica dei reperti (PC, macchina fotografica digitale, microspio binoculare, ecc.)