Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’area archeologica fa parte del “Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria” del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana – Soprintendenza BB.CC.AA. e ricade quasi totalmente nel Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Il Parco Nazionale, nell’ottica di un’azione propulsiva rivolta alla valorizzazione dei beni archeologici ospitati al suo interno attraverso la promozione del territorio diversificando l’offerta turistico-culturale-ambientale, sta cercando di mettere in campo attività di cooperazione tra Enti responsabili della gestione e Fondazioni, Associazioni, Cooperative, ecc.
L’abitato protostorico di Mursia e la relativa necropoli monumentale costituiscono uno dei complessi archeologici più importanti e meglio conservati del Mediterraneo centrale. L'estensione dell'abitato di ca. 1 ettaro, il poderoso e monumentale muro di fortificazione e le grandi tombe a tumulo sono la testimonianza di una società complessa che merita un'attenzione ed un particolare riguardo nella ricerca archeologica. https://www.parcoselinunte.com/isola-di-pantelleria.html
Informazioni sullo stato della conservazione
In particolare le tombe monumentali a tumulo, note localmente e nella letteratura scientifica con il termine “i sesi”, come impianto architettonico, organizzazione delle celle funerarie e distribuzione attorno al villaggio, possono essere considerate uniche in tutto il Mediterraneo.
Il termine sese è una parola del dialetto locale di Pantelleria con la quale già i contadini dell'800 erano soliti indicare dei grandi cumuli di pietre artificiali. La maggior parte di questi si segnalava nella zona nord-occidentale dell’isola, collocati prevalentemente attorno al villaggio di Mursia.
Le tombe, già note ai primi ricercatori della seconda metà dell’800 e censite da Paolo Orsi, sono state oggetto di un recente riesame, che ha permesso di individuare nuove strutture e di accertare la conservazione di quelle già note. La maggior parte delle tombe si colloca nella zona di Cimillia, posta ad est e a sud del villaggio di Mursia. Un gruppo distinto, non segnalato da Orsi è collocato nell’area rocciosa a nord della piana di Mursia., ed era probabilmente costituito da almeno 4 sesi, in parte individuati durante la costruzione dei complessi alberghieri dell’Hotel Mursia e Cossyra e recentemente indagati con lo scavo di un tumulo composto da quattro celle (Nicoletti. Un altro piccolo gruppo di strutture simili ai sesi non rilevato da Orsi è collocato nella zona orientale alla sommità di un terrazzo formatosi con la colata lavica del Gelkamar.
La maggior parte dei sesi è collocata a sud-est del villaggio in posizione ben visibile dal muro dell’abitato e presumibilmente connessi a veri e propri percorsi rituali inframmezzati alle rocce laviche molto impervie proprio in quest’area. Quasi certamente poste a lato di sentieri erano alcune tombe non visibili dall’abitato all’interno di una depressione ad est, che segue il limite settentrionale della colata lavica. Questi ultimi sembrano dominare i campi coltivati della piana sottostante, quasi a simboleggiare il controllo degli antenati verso le attività produttive.
Oltre ai gruppi già citati che dominano i lati settentrionale e meridionale della piana di Mursia, ricordiamo un ultimo gruppo di sesi, non rintracciato dalle recenti esplorazioni ma che secondo Orsi era collocato “proprio all’estremità sud-ovest della grande corrente lavica, che forma come un altipiano soprastante alla fertile costiera di Sciuvachi” (Orsi 1899 c. 39, tombe 51-54), che rappresentava un settore di espansione agricola per il villaggio.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Ingresso libero nelle ore diurne.