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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Sala moresca è un’ambiente già parte degli Appartamenti reali dell’ ex Palazzo Reale di Venezia, all’interno dell’edificio cinque-seicentesco originariamente delle Procuratie Nuove, tra Piazza e Bacino di San Marco. 

Trattandosi di ambienti decorati secondo il succedersi del gusto a Venezia lungo l’intero secolo XIX, queste sale costituiscono un punto di particolare interesse e novità. Nello specifico la Sala moresca è parte di un gruppo di ambienti non grandi, intimi e raffinati, formati il piccolo appartamento realizzato verso il 1855-56 con spiccato personale gusto dall’arciduca Massimiliano d’Asburgo, già vicerè e governatore del Lombardo-Veneto. La sala, conformata a fedele imitazione di un’ambiente d’arte islamica, nella sua integrale fitta decorazione di pareti e soffitto a lievissimi rilievi in stucco, dipinti e dorature, è esemplare del tipico gusto ‘orientalista’ e della aperta cultura propri sia del momento storico, sia della personalità del committente. Domina nei fondi il verde salvia, su cui si ‘rialzano’ tenui rilievi in beige e oro. Nelle pareti, sopra una zoccolatura perimetrale in ‘marmorino’ a finto marmo venato, questa continua decorazione basata sulla ripetizione modulare di un unico motivo a similitudine dei parati tessili, appare profilata in alto da larghe archeggiature moresche polilobate. Nel soffitto l’intreccio è più fitto e variato, con contrappunti cromatici di verde più brillante, di rosso aranciato, di blu-azzurro, mentre i tenui rilievi sono rialzati in oro. Qui i motivi paiono concentrarsi radialmente attorno al rosone centrale e ad altri minori circostanti, tutti centrati da singolari elementi circolari e convessi in legno traforato, intagliato e dorato. 

Informazioni sullo stato della conservazione

L’insieme si presenta in mediocre stato di conservazione e in poco soddisfacente livello di presentabilità estetica. Ciò soprattutto per le estese e generalizzate ridipinture posteriori, verosimilmente avvenute in passati interventi di manutenzione/ripristino, affrettati e non professionali, ripetuti nel tempo. Tali ripassature, dense, coprenti e non poco discordanti rispetto alle cromie originarie, appaiono interessare in modo generalizzato tutte le superfici di soffitto, pareti, porte. Ciò ha l’effetto di una grave alterazione della generale immagine, soprattutto cromatica, dell’ambiente, che ora appare incupito in un dominante tono verdone, scuro e sordo. Tali problematiche conservative e d’immagine non sono state affrontate nel più recente intervento documentato risalente al 1995/2000 che, oltre ad una generale lieve rimozione di polveri e sporcizia, pare invece essere intervenuto sulle superfici – specie sui fondi – addirittura con nuove discordanti ripassature.

Visibili anche alcune problematiche strutturali, apparentemente non gravi, ma pur esteticamente incidenti (fessurazioni su pareti e soffitto). Il pavimento in ‘terrazzo’ mostra vari rappezzi alquanto rozzi ed esteticamente discordanti. Porte-finestre sconnesse e mal funzionanti nelle parti di movimento e chiusura (ferramenta originale), nonchè alquanto scrostate nelle superfici dipinte interne ed esterne. Oscuri in legno dipinto assai sconnessi, in parte marcescenti e lacunosi; in parte mancante la ferramenta originale.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La sala è compresa nel compendio di 20 ambienti monumentali (Sale Reali) che il Demanio dello Stato, in base ad un accordo del 2006, sta gradualmente affidando al Comune di Venezia con il progetto – una volta restaurati e ri-arredati coi propri mobili originali – di annetterli al Museo Correr quale percorso al pubblico parallelo e integrato. Ad oggi è compiuto il restauro di 13 sale (9 già aperte al pubblico), realizzato per la maggior parte grazie a finanziamenti privati.

Attualmente la sala non è visibile al pubblico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 175.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento di restauro contempla: lo svolgimento di indagini sulle superfici decorate (sondaggi stratigrafici, analisi laboratoriali, rilievo e mappature degli strati e dello strato conservativo, ecc.), il restauro delle superfici decorate e del pavimento, delle porte-finestre e degli oscuri, la ricostruzione filologica ambientale e degli arredi, la dotazione impiantistica, di sicurezza, didascalica e normativa, funzionali alla destinazione museale.


NOTE Intervento archiviato