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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'opera scultorea di rilevante interesse artistico è un monumento complesso caratterizzato da una base quadrangolare in pietra locale su cui poggia un blocco di roccia su cui si erge la statua del fante, in bronzo. Lungo la base quattro lastre di marmo commemorative con i nomi dei soldati periti in guerra e i dispersi.

Il monumento fu eseguito per interessamento di un comitato cittadino coordinato dall'avvocato Gaetano Pepe, presidente della Sezione ex Combattenti, il quale propose di sostituire all'idea iniziale di una semplice lapide, quella di una vera e propria imponente impresa di arredo urbano. L'opera fu finanziata per contribuzione popolare e dei concittadini residenti a San Paolo (Brasile), ad Harrison (New Jersey) e di membri della Società Sicignanese di Ultica (New York), quest'ultimi con un contributo di L. 5000. Autore del fante in bronzo fu, come già ricordato, lo scultore romano Umberto Rancher che lo consegnò il 26 luglio 1922. La sistemazione della piazza e la messa in opera della statua bronzea, del peso di otto quintali, fu a cura e secondo le indicazioni dell'ingegnere N. Spagnuolo. L'inaugurazione avvenne il 24 ottobre del 1922.

A seguito del Secondo Conflitto Mondiale il monumento fu ridedicato ai caduti con l'aggiunta di un piccolo cannone e, lateralmente, poste tre bombe.

Il restauro conservativo dell'opera monumentale è da considerare un evento di grande interesse storico-artistico ed istituzionale, che costituisce una straordinaria occasione di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale del comune di Sicignano degli Alburni, nonché della provincia di Salerno.

La Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino, d'intesa con l'Amministrazione Comunale, detentore del Bene, intende dare concreto inizio alla conoscenza di un'opera scultorea e di arredo urbano espressione di un'arte pubblica rappresentativa, di notevole rilevanza artistica, storica e sociale.

Un'occasione, dunque, che non solo propone di dare visibilità ad un patrimonio, relegato nel tempo in una sorta di limbo dalla storia dell'arte, espressione di un'arte pubblica destinata ad un pubblico di passanti e cittadini e oggetto di commemorazioni retoriche, ma che, al contempo, persegue obiettivi che mirano ad una permanente implementazione dell'offerta culturale della Regione e della Provincia salernitana e all'avvio di dinamiche di crescita economica ed imprenditoriale collegate ad un turismo culturale del territorio degli Alburni.

Una terra, gli Alburni, con i suoi dodici comuni, ancora poco conosciuta, ma ad alta vocazione turistica per le bellezze paesaggistiche, naturalistiche ed artistiche; quest'ultime desumibili anche attraverso il richiamo devozionale esercitato dalle innumerevoli chiese, cappelle, grotte e santuari che punteggiano il territorio tutto.

Un volano dunque, humus di sviluppo, quanto mai fertile.

Informazioni sullo stato della conservazione

Nell'ambito delle iniziative per il recupero e valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale a cura della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee si propone un progetto conservativo del - Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale di tipo complesso "Il Fante Vittorioso"-, nel comune di Sicignano degli Albumi (SA), opera scultorea in bronzo, marmo, ferro e pietra locale di Umberto Rancher (Roma 1886-1936), artista romano nonché professore presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.

Il Monumento è costituito da un basamento in pietra arricchito da quattro lapidi commemorative (totale superfici lapidee mq 21,50), residuati bellici (n. 4) ed una imponente statua in bronzo, alta metri 2,50 con uno sviluppo di superficie di oltre otto metri quadri. La collocazione all'aperto, nonostante una recente pulitura delle superfici lapidee, evidenzia un diffuso attacco biologico: diffuse chiazze scure interstiziali, evidenti nelle zone maggiormente abrase. Pertanto le superfici andranno pulite con specifici biocidi e successivamente protette con idrorepellenti. Per il restauro del bronzo va precisato che il monumento è stato, di recente, oggetto di un intervento conservativo che dopo "una pulitura e smacchiamento con acido diluito", ha applicato, sull'intera superficie, una "patina con vernice e polvere di bronzo", lodevole nelle intenzioni, ma discutibile nell'esito finale.

Per una corretta fruizione del monumento si ritiene indispensabile la totale rimozione con mezzi meccanici, impacchi, ecc. della tenace vernice onde verificare l'estensione e la qualità della patina nobile per procedere alla sua puntuale integrazione. Di seguito le fasi da prevedere:

  1. a) pulitura con procedimento meccanico della intera superficie mq 8,50
  2. b) Eliminazione degli ossidi.
  3. e) Consolidamento e fissaggio del supporto.
  4. d) Integrazione delle superfici.
  5. e) Essiccazione del metallo.

1) Integrazione della patina nobile.

  1. g) Trattamento con inibitore di corrosione.
  2. h) Applicazione di strato di sacrificio.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Aperto sempre al pubblico perché ubicato in luogo aperto e pubblico

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 16.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

  1. Spatinatura dell'opera usando ammonio di solfuro e spazzole metalliche.
  2. Sgrossatura e levigatura delle parti eccedenti la saldatura.
  3. Saldatura di tutte le lesioni evidenziate nelle mappature attraverso grafici e foto, usando bombole di acetilene e ossigeno.
  4. Ripristino delle saldature effettuate, con lime e frese di acciaio video.
  5. Raspino e cesello in tutti i suoi particolari
  6. Patinatura a fuoco con componenti miscelati col ritorno alla sua patinatura originale "Verde" e lucidatura con cera vergine e gommalacca.