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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Progetto riguarda un settore dell’Area Archeologica del Foro Romano/Palatino (tra la Piazza del Colosseo e il Palatino nord-orientale), ove è stato riportato in luce negli scavi del Dipartimento di Scienze dell’Antichità uno dei più antichi santuari di Roma (le Curiae Veteres), attribuito dalle fonti letterarie a Romolo e datato dalle indagini sul campo tra la metà/fine dell’VIII secolo a.C. e la fine del IV secolo d.C.

Informazioni sullo stato della conservazione

Le strutture relative al santuario delle Curiae Veteres sono abbastanza ben conservate per le fasi di età imperiale comprese tra il I e il IV secolo d.C. Tuttavia sono previste risarciture delle fondazioni asportate in età post-antica da fosse e cunicoli e l'integrazione di alcuni pilastri che scandiscono i lunghi corridoi dell'impianto neroniano-flavio (64-96 d.C.). Per l'età repubblicana e la prima età imperiale pavimenti e murature pur conservati necessitano di particolare consolidamento e restauro. Le fasi più antiche, poste a quote molto basse, andranno consolidate, protette e reinterrate.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'area archeologica in concessione è compresa all'interno del comparto Foro Romano/Palatino. Trattandosi di un cantiere in attività le visite sono consentite previa autorizzazione da parte della Soprintendenza competente e per appuntamento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 25.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento proposto ha come finalità il restauro, la valorizzazione e l'apertura al pubblico di un settore del Palatino dove si trova un importante luogo di culto antico, presso il quale da anni il Dipartimento conduce attività di scavo e di ricerca. Nello specifico la sistemazione delle Curiae Veteres ha reso necessario dar conto e restituire interpretate le diverse fasi edilizie che hanno interessato questo complesso dall'età regia all'età tardoantica. Benché la fase monumentale più conservata sia quella di età imperiale e benché ad essa si riferiscano le già avviate operazioni di restauro, gli straordinari ritrovamenti spettanti al VI e al V secolo a.C. hanno consentito di inserire nel progetto di protezione e restauro delle strutture alcune testimonianze del santuario più antico, che nel 2016 è stato indagato in tutta la sua estensione. Le operazioni previste nell'ambito della legge Art Bonus si riferiscono pertanto al consolidamento e al restauro dei resti murari e delle architetture di età arcaica riportati in luce in vista della loro conservazione e della loro fruizione all'interno dell'intero palinsesto architettonico di questa importante area archeologica. Contestualmente all'avvio delle risarciture dei manufatti edilizi si provvederà al reinterro dei settori che per stato di conservazione e per le quote a cui giacciono non possono essere manutenuti né conservati. Parte dell'intervento consiste nel restauro delle superfici (pavimentazioni) che resteranno in futuro esposte e nel restauro dei reperti mobili. Le operazioni descritte sono frutto di azioni concordate con i funzionari responsabili del Parco Archeologico del Colosseo.