I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Nell'affresco sono raffigurati Cristo Crocifisso, Maria Maddalena ai piedi della croce, san Francesco, la Madonna dolente, san Giovanni evangelista e sant'Antonio Abate. La presenza di due santi francescani lascerebbe ipotizzare una sua originaria collocazione in un contesto dell'Ordine, sebbene, allo stato attuale delle ricerche, non si abbia memoria di ciò. Non può essere esclusa neanche una provenienza dal nucleo originario del Palazzo. Guidantonio da Montefeltro, che vi risiedette occasionalmente tra il 1404 e il 1443, ebbe particolare devozione per Francesco, tanto da essere patrono anche di una cappella nella basilica assisiate sul finire del terzo decennio del XV secolo. Il lavoro può essere ricondotto all'ambito di Ottaviano Nelli (1370-1446 ca.), il maggiore pittore eugubino d'inizio Quattrocento, legato ai Montefeltro per cui lavorò ampiamente a Gubbio e a Urbino.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’affresco (cm. 2,35 x 3,44) è stato applicato negli anni Ottanta del secolo su uno strato di sughero, a sua volta posto su un pannello di polistirene espanso compreso tra due superfici in resina. Le attuali condizioni del dipinto possono definirsi discrete sul versante materico, ma critiche da quello della lettura e dell’apprezzamento della raffigurazione in tutte le sue qualità storico-artistiche, peraltro in parte compromesse già all’atto del distacco dalla parete originaria. Sulla superficie dipinta è depositato uno strato di polveri parzialmente fissate. La pellicola pittorica si presenta interessata da innumerevoli lacune, già oggetto di reintegrazione pittorica attuata ad acquerello per velature di colori, mentre le lacune degli strati preparatori risultano stuccate a livello della pellicola pittorica, ma non integrate nel contesto cromatico.

Finalità dell’intervento è il fissaggio di sollevamenti e distacchi dell’intonachino e la restituzione di leggibilità al dipinto.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Palazzo Ducale di Gubbio è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30; il lunedì dalle 13 alle 19 (da maggio a settembre).

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 25.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’affresco (cm. 2,35 x 3,44) è stato applicato negli anni Ottanta del secolo su uno strato di sughero, a sua volta posto su un pannello di polistirene espanso compreso tra due superfici in resina. Le attuali condizioni del dipinto possono definirsi discrete sul versante materico, ma critiche da quello della lettura e dell’apprezzamento della raffigurazione in tutte le sue qualità storico-artistiche, peraltro in parte compromesse già all’atto del distacco dalla parete originaria. Sulla superficie dipinta è depositato uno strato di polveri parzialmente fissate. La pellicola pittorica si presenta interessata da innumerevoli lacune, già oggetto di reintegrazione pittorica attuata ad acquerello per velature di colori, mentre le lacune degli strati preparatori risultano stuccate a livello della pellicola pittorica, ma non integrate nel contesto cromatico. Finalità dell’intervento è il fissaggio di sollevamenti e distacchi dell’intonachino e la restituzione di leggibilità al dipinto.